Cittadella-Palermo, il caso controverso di Masciangelo: era rigore?

Cittadella-Palermo, il caso controverso di Masciangelo

Nella partita Cittadella-Palermo, giocata domenica 29 dicembre, si è verificato un episodio che riporta alla memoria il controverso caso di Cosenza-Frosinone. Al 96:36, con la partita ormai sul punto di terminare, il portiere del Cittadella Kastrati compie una presa sicura su un tiro di Baniya, mettendo così fine a un’azione pericolosa. Tuttavia, nel momento in cui i suoi compagni lo circondano per festeggiare, l’esterno del Palermo,  Edoardo Masciangelo, tocca involontariamente la palla con la mano, un gesto che non sfugge all’occhio dei telespettatori e dei critici.

Cittadella-Palermo, il tocco di mano di Masciangelo

Secondo il regolamento vigente, qualsiasi tocco di mano che intervenga in una situazione del genere deve essere sanzionato. La questione si complica, però, per il fatto che il tocco è avvenuto in un contesto di festeggiamenti, quando la palla era già sotto il controllo del portiere avversario e la partita stava per concludersi. Il VAR, come accaduto in episodi simili, non è intervenuto. A questo proposito, Luca Marelli, esperto di arbitraggio, aveva già chiarito in precedenti occasioni che simili situazioni dovrebbero essere monitorate e sanzionate.

La discussione si riapre

Il caso Masciangelo, che si inserisce nella scia di altri episodi controversi, riapre il dibattito sulla gestione delle mani in campo e sull’uso del VAR. Se da un lato le regole sono chiare, dall’altro la situazione specifica, con la partita ormai quasi conclusa e senza azioni di gioco in corso, solleva interrogativi sul giusto livello di intervento. In attesa di future decisioni e chiarimenti, l’episodio farà sicuramente parlare, alimentando ancora una volta il dibattito sulla coerenza delle sanzioni in campo.

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