Caro amico (Mansour) ti scrivo… in salsa rosanero

Palermo – L’anno che verrà è una delle canzoni più famose di Lucio Dalla il cui testo si basa su un barlume di speranza in un periodo difficile. Un po’ come quello che sta vivendo il Palermo. Ed è prendendo spunto da questo che abbiamo dato una sorta di spiegazione del testo, a modo tutto nostro, in chiave rosanero.

Caro amico (vostra altezza reale sceicco Mansour) ti scrivo così mi distraggo un po’ (eh si visti i risultati ne ho proprio bisogno) e siccome sei molto lontano (negli Emirati Arabi) più forte ti scriverò.

Da quando sei partito (veramente qui purtroppo non sei mai stato, chissà magari Palermo ti piacerebbe anche, perché più bella di Manchester è di certo) c’è una grossa novità, l’anno vecchio è finito (per fortuna) ormai ma qualcosa (i risultati e la gestione tecnica) ancora qui non va.
Si esce poco la sera compreso quando è festa (appunto qui non è festa da troppo tempo e quindi… la sera non si esce)
e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia (come quella del tuo amato deserto per farti sentire a casa se mai un giorno verrai) vicino alla finestra, e si sta senza parlare (la società) per intere settimane (sarebbe meglio dire mesi), e a quelli che hanno niente da dire (A megghiu parola è chidda ca ‘un si dici recita un detto dalle nostre parti) del tempo ne rimane.

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Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione (magari!) e tutti quanti stiamo già aspettando (tanti nuovi e finalmente buoni giocatori) sarà tre volte Natale (grazie alla concessione del Barbera, alla promozione e alla seconda fase del centro sportivo) e festa tutto il giorno, ogni Cristo scenderà dalla croce anche gli uccelli faranno ritorno (sono tanti pronti a risalire sul carro). Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno, anche i muti (il presidente Mirri in silenzio suo malgrado) potranno parlare mentre i sordi (coloro i quali fanno finta di non capire e forse farebbero meglio a tacere) già lo fanno.

E si farà l’amore (si tornerà a fare festa grazie a un’aria nuova?) ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età (viva i giovani ma qui serve gente “chi scagghiuna”), e senza grandi disturbi qualcuno (il ds, il tecnico, l’Ad, i giocatori?) sparirà, saranno forse i troppo furbi (chi pensava di aver trovato l’America a Palermo)
e i cretini (quelli che hanno rovinato la reputazione dei tifosi rosanero) di ogni età.

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Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico e come sono contento (nonostante il disastro) di essere qui in questo momento (i tifosi ci sono e ci saranno sempre), vedi, vedi, vedi, vedi, vedi caro amico cosa si deve inventare (mai avrei pensato di scrivere una simile “sciocchezza”) per poterci ridere (visto che fino ad ora avete solo fatto piangere) sopra,
per continuare a sperare (che capiate che Palermo non è Girona ma nemmeno Troyes o Lommell).

E se quest’anno poi passasse in un istante (grazie finalmente ai risultati che speravamo), vedi amico mio come diventa importante che in questo istante ci sia anch’io (a ricordarti che i tifosi palermitani si aspettano anche i risultati del campo). L’anno che sta arrivando tra un anno passerà io mi sto preparando (a tornare in serie A e perché no, in Europa) è questa la novità.

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