Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore sportivo del Palermo, Carlo Osti, è intervenuto anche Giovanni Gardini, amministratore delegato del club di Viale del Fante. Ecco le sue parole.
Le parole di Gardini
“Ringrazio De Sanctis e Migliaccio in questi sei mesi di lavoro con noi. analizzando la situazione dobbiamo esprimere per i fatti avvenuti. Dispiacere che ci permette di prendere delle decisioni. Dopo un’attenta analisi approfondita, abbiamo deciso di cambiare la direzione sportiva affidandoci a Osti. Il cui curriculum parla per lui, con 40 anni di esperienza. Le motivazioni che ci hanno portato qui, è che la direzione sportiva è andata in difficoltà nei momenti difficili, senza riuscire a supportare nella risoluzione di problemi. Non ci sono colpevoli o capi espiatori. Siamo qui per prendere decisioni per il bene del Palermo, che pensiamo possa essere protagonista della Serie B. Al momento il campionato dice il contrario, ma il bilancio si fa alla fine. annacquare 3 anni di lavoro con 2 che sono andati male è riduttivo. Non cerchiamo alibi, o scaricare le responsabilità”.
“Capiamo sia inusuale che non si sia cambiato allenatore. Le motivazioni ci sono, dobbiamo vedere i risultati ma anche dentro a questi. Abbiamo notato che la squadra segue l’allenatore, non ha mai remato contro. Quindi questa è la motivazione principale per la fiducia. Un allenatore capace, responsabile e che è convinto che lo può far uscire da questa situazione. Io ad inizio stagione ho detto che volevamo migliorare rispetto allo scorso anno. Onestamente, oggi, questo non sta succedendo. ma abbiamo l’obbligo e le competenze, per tornare ad essere competitivi ed avere un ruolo che compete ai tifosi, alla squadra e per ottenere risultati”.
“Non ci sono più anime all’interno del Palermo e lo dico con forza. Gli avversari sono solo quelli con la maglia di colore diverso. Dobbiamo averlo ben chiaro, perché dobbiamo essere un tutt’uno. Questa situazione non trova una lettura diversa se non intenti per far bene per il Palermo. La proprietà è la prima rammaricata, perché non intendeva buttare soldi dalla finestra. Come investimento si deve vedere nel medio lungo periodo, ma gli obiettivi rimangono gli stessi dal 2022. Ci vorrà più tempo magari, e più denaro da immettere. Perché l’obiettivo è dare continuità, solidità e capacità di essere sostenibili nell’obiettivo da raggiungere”.
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