Ha rilasciato alcune dichiarazioni nella sua conferenza stampa di presentazione il nuovo direttore sportivo del Palermo Carlo Osti. Il ds rosanero ha detto la sua sulla nuova avventura che lo aspetterà al club di Viale del Fante. Ecco le sue parole.
Le dichiarazioni di Osti
Le prime parole di presentazione: “Ho ricevuto una chiamata da Gardini con cui ho lavorato a Treviso anni fa. Ho risposto subito sì ed ho dato la mia disponibilità per vari motivi”.
“Questa squadra mi piace, ma i risultati sono diversi da quelli auspicati. Ha avuto vari difficoltà, e il primo impegno è capire con l’allenatore i motivi dell’involuzione. C’è anche un mercato davanti e i conti li faremo alla fine. Nel mio immaginario Palermo è un club e una citta affascinante, che mi veniva raccontata da persone importanti. Tra queste Sabatini che è un amico fraterno. La mia conoscenza avveniva proprio perché lui mi raccontava”.
“Ieri ho fatto un giro in città, pensandola come la mia città: vedendola in modo diverso. Devo dire che la telefonata mi dà un’opportunità inaspettata e molto bella che spero di sfruttare al meglio. Entro in punta di pedi, ma consapevole di poter raggiungere risultati che tutti vogliamo. Entro a far parte del Palermo e del gruppo City. Spero di poter cambiare le cose, potrebbero farlo rapidamente perché credo in questa squadra. Ma sono convinto possa cambiare il senso del campionato fin da subito”.
Il suo ruolo nel mercato invernale: “Penso di portare la mia esperienza, che magari è un valore aggiunto che può aiutare il club e i giocatori. Un’altra cosa, non sono più giovanissimo, che in questi sei mesi ho la massima autonomia. Le decisioni sul mercato saranno le mie, e voglio dare un’impronta a questa squadra ma con la mia testa. Penso che sia giusto che sia così. Numero interventi sul mercato? È prematuro parlarne, sono qui solo da tre giorni. È ancora presto per capire dove intervenire“.
Sulla situazione Brunori: “Prima ho parlato col gruppo, e poi individualmente a vari giocatori. Il primo è stato Brunori ed ho avuto una chiacchierata sincera si è aperto molto. Abbiamo analizzato la sua situazione attuale ma non ho voluto parlare di altro. È molto rasserenato e gli ho chiesto di riappropriarsi della fascia da capitano dentro e fuori dallo spogliatoio. E lui mi ha dato massima disponibilità. Perché credo che se ci sono giocatori ma demotivati, vanno caricati perché diamo un vantaggio agli avversari che non possiamo permetterci”.
“Io non sono mai stato a Manchester e unico referente Gardini. La squadra va ritoccata ma non ricostruita, altrimenti non avremmo detto che ci sono delle potenzialità. Ci sono problemi che cercherò di risolvere in breve tempo, perché il mercato chiude il 3 febbraio. Ci servono delle prestazioni per riportare i tifosi, spero presto in un inversione di tendenza, in modo tale che ritorni il sostegno del passato e per il quale sono stati considerati tifosi unici”.
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