
Palermo – La bilancia del giorno dopo
Il Palermo manca l’appuntamento con la terza vittoria consecutiva trovando invece la quarta sconfitta di fila fuori casa. Alla Reggiana il massimo risultato con il minimo sforzo, al termine di una partita brutta dove forse il pareggio sarebbe stato un risultato più giusto.
LA PARTITA
Il nuovo e confermato sistema di gioco adottato da Alessio Dionisi vede come unica variazione lo schieramento dal primo minuto di Vasic al posto di Jacopo Segre. La Reggiana di William Viali risponde con un modulo ad albero di Natale con Portanova e Vergara a supporto dell’unica punta Gondo. La partita è spigolosa dove a farla da padrone è l’aggressività da parte di entrambe le squadre per conquistare il pallone. In questa fase di studio prolungato arriva un po’ a sorpresa il vantaggio della Reggiana. Su un angolo dalla sinistra, Lucchesi ha la meglio nel duello con Ceccaroni. Il colpo di testa del difensore di casa non è irresistibile, ma Sirigu, forse disturbato dalla presenza di Vergara sulla linea di tiro, non riesce a deviare sufficientemente il pallone che si insacca sulla sua destra.
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La reazione del Palermo non si fa attendere, trovando interessanti spazi sulla corsia di sinistra dove i tagli in profondità di Le Douaron mettono in difficoltà la difesa emiliana. Il pari è nell’aria e arriva con un colpo di testa in torsione di Ceccaroni, a conclusione di un’azione insistita e terminata con un cross di Ranocchia verso il 32 rosanero. Il Palermo avrebbe l’occasione per andare in vantaggio, ma una difficile conclusione al volo di Le Douaron termina alta sopra la traversa.
L’avvio di ripresa sembra iniziare con il piglio giusto, ma è un’illusione che dura il tempo di due giri d’orologio. La difesa del Palermo si fa trovare impreparata su una banale rimessa laterale a centrocampo. Vergara è bravissimo a pennellare un lancio di quaranta metri verso Sersanti, bravo ad attaccare lo spazio alle spalle di Baniya. La mezzala della Reggiana non deve nemmeno controllare il pallone e lascia partire un diagonale rasoterra non molto forte ma preciso che termina sul secondo palo.
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La reazione del Palermo questa volta non c’è e la Reggiana non corre particolari rischi. Gli ingressi di Segre e Verre non portano una scossa significativa e l’unica occasione degna di nota la crea, senza sfruttarla, Le Douaron che si avventa una palla vagante in area di rigore. L’ultima occasione è sempre della punta francese, quando un suo colpo di testa su angolo è salvato sulla linea da Libutti.
PRO
-Pietro Ceccaroni, a prescindere dal gol, è l’unico dietro che non appare in affanno. Perde il duello aereo in occasione del primo gol della Reggiana, ma risponde sempre presente ogni volta che viene chiamato in causa.
-Jeremy Le Douaron non è un cecchino e oggi lo si è visto, ma è l’unico davanti che offre una soluzione di gioco e riesce a trovare la porta.
-I pareggi di Bari, Cesena e Cremonese. Nella sconfitta il lato positivo è non aver perso terreno dal gruppetto palyoff con sguardo verso il quarto posto.
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CONTRO
La lista oggi sarebbe lunghissima. Il pacchetto difensivo non ha offerto una prestazione all’altezza. In particolare Sirigu, non esente da responsabilità sul primo gol, e Baniya, in difficoltà per tutto il match, che si perde clamorosamente Sersanti in occasione del gol vittoria.
-Claudio Gomes oggi è sembrato avulso dal gioco e non è riuscito nel suo compito principale a protezione della difesa ad arginare Portanova e Vergara.
-Male anche Brunori. L’attaccante, innervosito da una gara con più calci che calcio, rischia il rosso per un intervento pericoloso. Nella ripresa fatica ad entrare nel gioco e prova solamente a cercare un paio di rigori…d’esperienza.
-Tra le note negative anche la gestione dei cambi da parte di Dionisi. Nella ripresa, date le difficoltà nella creazione di occasioni pulite, si potava ipotizzare al ritorno temporaneo al 4-2-3-1 che qualche certezza da questo punto di vista l’aveva data. Non si comprendono né il mancato ingresso di Di Francesco, né il cambio di Le Douaron. Una volta uscito il francese il Palermo ha smesso di tirare in porta.
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LA BILANCIA
Due errori gravi dei singoli condizionano una partita abbondantemente alla portata del Palermo. Troppe le insufficienze da parte di chi dovrebbe fare la differenza, eccessive le difficoltà nel reagire dopo il gol del 2-1 , quando c’erano tempo sufficiente per riprendere in mano la gara. Un arbitraggio indisponente e non all’altezza non può nascondere una prestazione sottotono.
Giuseppe Calcaterra
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