
Blin: “Stare fuori è dura. Voglio tornare in A col Palermo”
Ha rilasciato alcune dichiarazioni in una intervista a Repubblica – Palermo il centrocampista rosanero Alexis Blin. Vittima di un pesante infortunio nel girone d’andata, il francese è di nuovo a disposizione di Dionisi, bruciando le tappe per un suo ritorno in campo. Ecco le sue parole.
Le parole di Blin
Sull’infortunio: “Sono stati giorni difficili, soprattutto i primi dieci. Questo è stato il primo grande infortunio della mia carriera. Poi è scattato qualcosa: avere chiaro l’obiettivo di tornare. Devo ringraziare la mia famiglia, la società, medici e fisioterapisti. Ho capito che il mio corpo può sopportare tanti carichi di lavoro. Mi sento come se avessi appena fatto il tagliando alla macchina”.
Sull’andamento del Palermo: “C’è da guardare ai fatti: siamo costruiti per stare nei primi posti. Anche se il 2025 si è aperto con due vittorie c’è molto da fare, anche se ci hanno dato fiducia in più. Contro la Reggiana abbiamo concesso due gol facili, ne parlavamo a Torretta. Ora testa al Pisa”.
Sul ruolo: “Mi piace quando i mediani ruotano. Posso giocare io in quella posizione, ma posso anche giocare avanti quando qualcuno viene a prendere palla per dare maggiore imprevedibilità”.
Sul ritorno in campo: “Sono a disposizione del mister. Il calcio è la mia vita, sono pronto e carico, mi era mancato tanto”.
Sulla Serie A: “È bello: quando giochi con squadre come Milan o Juventus tutto è speciale. Mi immagino come sarebbe farlo al Barbera. Speriamo di salire già quest’anno: un conto è dirlo e un altro è farlo però”.
Il suo pensiero sui problemi del Palermo
Sulla lingua francese: “Può servire avere tutti i francesi in rosa, Le Douaron ad esempio si è integrato meglio nonostante non sapesse né inglese né italiano. Però penso che sia il singolo a doversi adattare al gruppo e non il contrario”.
Sul problema del Palermo: “Sono stato fuori tanti mesi, non so dire. Non credo però che ci sia un problema: vincere porta fiducia e ci serve questo. La fortuna va aiutata, e noi questo non l’abbiamo fatto spesso”.
Sul cambio di ds: “Rispetto De Sanctis, mi ha portato a Palermo. Sono un giocatore del Palermo, non del direttore sportivo. Osti è una brava persona, mi trovo bene così come mi trovavo bene prima con De Sanctis”.
Su Dionisi: “Ha sempre avuto il gruppo dalla sua parte. Ci sono state partite in cui non meritavamo di perdere. Bastava poco per avere sei o sette punti in più . Ora siamo lontani dai primi posti, ma questo un gruppo che non molla: il nostro obiettivo sempre lo stesso, difficile, ma non impossibile”.
Sul ruolo da leader: “Non bastano due o tre giocatori per cambiare lo spirito della squadra. Nel Palermo ce ne sono diversi che trasmettono lo spirito giusto. Più siamo e meglio è”.
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