Palermo, la bilancia del giorno dopo

Palermo – La bilancia del giorno dopo 

Il Palermo si fa male da solo ed incappa nella seconda sconfitta consecutiva, la decima stagionale. Il Pisa ringrazia e porta a casa tre punti da una partita brutta, decisa dagli episodi.

LA PARTITA, PALERMO: LA BILANCIA

Dionisi rispolvera Verre dal primo minuto, Ranocchia va in regia, mentre Diakite si riprende la fascia destra. In porta torna Desplanches e Magnani fa il suo esordio da titolare al posto di Baniya. Il Pisa secondo in classifica si presenta al Barbera con una squadra poco tecnica ma decisamente imponente sul piano fisico. Al posto degli assenti Marin e Tramoni, Filippo Inzaghi schiera Abildgaard a centrocampo ed il nuovo arrivato Meister davanti a comporre, con Lind e l’ex di turno Moreo, un attacco a tre. Il divario in termini di forza tra le due squadre è evidente, soprattutto nel duello tra Lind e Idrissa Toure.

PRIMO TEMPO

Per fortuna che c’è il mercato…che forse andava fatto in estate

Proprio dalla zona sinistra della difesa del Palermo arriva il primo episodio che cambia il corso dell’incontro, quando un cross di Rus viene intercettato in area di rigore dal braccio largo di Ranocchia. Penalty chiaro che trasforma lo stesso Rus con un tiro forte ad incrociare. Il Palermo subisce il colpo e stenta a mettere in pericolo la retroguardia pisana e meno di dieci minuti dopo subisce il raddoppio. Un passaggio all’indietro da parte di Nikoulau non è controllato bene da Desplanches, che va in difficoltà sul pressing di Lind.  Il portiere dell’Under 21 scivola ed è gioco facile per il centravanti danese rubare palla e siglare lo 0-2 a porta vuota. È il venticinquesimo minuto di gioco ma di fatto il primo tempo finisce qui.

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SECONDO TEMPO

La ripresa inizia con lo stesso leit-motiv di un Palermo incapace a reagire, soprattutto dal punto di vista caratteriale. A dare la scossa ci pensa un contestatissimo scontro di gioco tra Le Douaron lanciato a rete e Canestrelli. L’attaccante francese cade a terra poco prima dell’ingresso in area di rigore e reclama un cartellino rosso per il difensore toscano per fallo da ultimo uomo. La decisione di lasciar correre da parte dell’arbitro Bonacina innesca un moto di reazione per gli uomini di Dionisi e per gli spettatori del Barbera. Il Palermo si accende e trova il gol dopo poco con Brunori, abile a sfruttare un passaggio di Segre sugli sviluppi di un calcio d’angolo e battere Semper con un tiro sul secondo palo. Il Pisa, secondo in classifica non per caso, riesce a gestire bene l’arrembaggio finale dell’ultima mezz’ora. Il Palermo ha la sua occasione migliore con Le Douaron ma il tiro di sinistro ad incrociare trova la mano del portiere, che toglie dall’angolino la palla del 2-2.

PRO

Gli applausi di conforto e di incoraggiamento che la Curva Nord tributa a Desplanches al suo ingresso in campo dopo l’intervallo.

CONTRO

La scelta dell’undici iniziale di Dionisi. Desplanches non era tranquillo e l’errore sul secondo gol è stato piuttosto sintomatico. Inoltre la scelta di schierare Verre per alzare il tasso tecnico e contrastare così la forza fisica del Pisa non ha pagato. Sarebbe servito Blin ma evidentemente il francese non è ancora in condizione per poter scendere in campo.

Non possiamo non citare la mancanza di personalità, soprattutto da parte dei giocatori più tecnici. Nessun giocatore si è caricato la squadra sulle spalle, venendo a prendere palla e dettare il passaggio. L’impegno c’è stato da parte di tutti, ma con il compitino non si raggiunge sempre la sufficienza.

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LA BILANCIA

Come a Reggio Emilia, due errori gravi dei singoli condizionano una partita già complicata. La reazione emotiva nel secondo tempo salva una prestazione altrimenti desolante e forse la panchina di Dionisi. I limiti tecnici e caratteriali sono evidenti, ma allenatore e squadra devono trovare da soli un modo per salvare una stagione nata con ben altre aspettative. Gli interventi sul mercato possono solo dare una mano ma non risolveranno da soli tutti i problemi.

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