Bari-Cremonese, Vazquez nella bufera: insulto razzista a Dorval

Bari-Cremonese, Vazquez nella bufera: insulto razzista a Dorval

Un post partita di fuoco quello tra Bari e Cremonese, che vede come protagonisti Vazquez e Dorval. Secondo quanto emerso dalla conferenza post gara del tecnico del Bari, Moreno Longo, il giocatore biancorosso sarebbe stato vittima di insulti razzisti. Frasi pesanti che sarebbero state pronunciate da Vazquez. L’ex rosanero avrebbe detto all’avversario “Ne**o di merda”. Parole forti, che hanno mandato su tutte le furie il giocatore del Bari. Tanto che nel post gara è stato accerchiato dal mister e dai compagni di squadra che hanno cercato di calmarlo.

Le parole di Longo su Vazquez e Dorval nel post partita tra Bari e Cremonese

Ha fare il nome di Vazquez è stato Moreno Longo in conferenza stampa post gara. Analizzando il match tra Bari e Cremonese, si è soffermato sull’episodio che ha visto come protagonista Dorval, prendendone le difese e denunciando l’accaduto.

“Caso Dorval? Mi dispiace per il ragazzo, e anche fare il nome di Vazquez ma sono costretto a farlo. Non si può stare più zitti, “ne**ro di merda” non lo dici a nessuno. A furia di stare zitti e mettere la polvere sotto il tappeto non si risolve niente. Difendo a spada tratta il mio giocatore, nel 2025 non si può parlare di queste cose”.

L’intervento di Benali e Stroppa sulla vicenda

Anche il compagno di squadra, Benali, ha preso le difese del giocatore del Bari: “Il pensiero va al ragazzo che per tutti noi è un punto di riferimento in campo, stando con lui è diventato un fratellino, vederlo piangere fa male, nel 2025 certe cose vanno punite sennò parleremo sempre di queste cose. Sono cose gravi che non possono succedere davanti a bambini che vengono a vedere le partite, spero che le conseguenze siano pesanti”.

Infine è intervenuto Stroppa, allenatore della Cremonese, per dire la sua sulla vicenda: “Se è stato qualcosa di grave mi dispiace, io non ero in campo. Lui è un bellissimo ragazzo, quelle sono fasi concitate, ma ovviamente se è vero queste sono cose che non vanno fatte, ci scusiamo”.

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