
Palermo – Beppe Iachini “Anche per me fu dura, servono i risultati”
Ci sono forti pressioni, è fondamentale instillare un’idea di gioco. Nel mio caso c’è voluto tanto lavoro per arrivare alla cavalcata in A
Questi i titoli di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Alessandro Geraci che intervista Beppe Iachini.
La tensione intorno ad Alessio Dionisi cresce sempre di più a Palermo, con fischi e cori contro l’allenatore che aumentano ad ogni partita deludente. La situazione è diventata insostenibile per una piazza sempre più distante dal tecnico, che chiede un cambiamento immediato per evitare che la crisi prenda il sopravvento. In questo clima di incertezza, arriva la riflessione di Beppe Iachini, che nel 2013 aveva preso in mano la squadra in un momento simile e l’aveva guidata alla promozione in Serie A con un record di 86 punti.
Iachini ricorda che anche all’inizio della sua avventura a Palermo la situazione era complessa: “Il clima era pesante, la squadra era tredicesima e c’era contestazione. Bisognava lavorare intensamente per risalire.” Il pareggio contro il Mantova ha incrinato ulteriormente i rapporti tra Dionisi e la tifoseria, ma Iachini resta convinto che, con il giusto lavoro e i giusti risultati, l’entusiasmo possa essere recuperato.
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Per il tecnico ex rosanero, i risultati sono l’unica cosa che conta: “L’arma di un allenatore sono sempre i risultati. Palermo è una piazza che merita la Serie A e ha le potenzialità per tornarci.” Nonostante un mercato invernale che ha visto l’arrivo di giocatori di qualità come Pohjanpalo, Audero e Magnani, la squadra non ha ancora mostrato la determinazione necessaria per raggiungere gli obiettivi. Iachini sottolinea che la rosa del Palermo ha tutte le carte in regola per fare bene, con attaccanti validi come Pohjanpalo, Brunori, Le Douaron e Di Francesco.
Per Iachini, la chiave del successo è instillare una solida idea di gioco e dare alla squadra l’organizzazione giusta. “Il Palermo ha bisogno di continuità e di trovare un filotto di vittorie. Quando arrivai io, la situazione era difficile, ma con impegno e lavoro la squadra è riuscita a risalire.” La crisi mentale della squadra è un altro aspetto che Iachini considera cruciale, portando l’esempio di Vazquez, che sotto la sua guida ha avuto una rinascita dopo essere stato messo fuori rosa.
Infine, parlando della sua esperienza a Palermo, Iachini non nasconde l’emozione. “Ricordare Palermo è qualcosa di unico. La promozione è stato uno dei momenti più belli della mia carriera, e soprattutto abbiamo riportato la gente allo stadio. Con circa 30.000 tifosi ad ogni partita, era un’esperienza incredibile.” Nonostante le difficoltà attuali, Iachini è convinto che il Palermo possa ancora ribaltare la situazione: “Non è una missione impossibile. Se la squadra riesce a trovare continuità nelle ultime 12 partite, può ancora entrare nei playoff e diventare una delle squadre da battere.”
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