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Udinese, la risposta di Lucca dopo le polemiche e il rigore “rubato”

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Udinese, la risposta di Lucca dopo il rigore “rubato”

Lorenzo Lucca, giocatore dell’Udinese, è stato protagonista ieri della gara contro il Lecce.  L’ex attaccante del Palermo, con freddezza, ha battuto il portiere giallorosso portando avanti la squadra di Runjaic. Ma dietro al gol si è sviluppata una vicenda tutt’altro che serena, che ha acceso le polemiche sia in campo che fuori.

L’episodio chiave arriva dopo un on-field review del VAR, che ha portato l’arbitro a concedere il penalty all’Udinese. Ma a quel punto, tra i giocatori bianconeri scoppia un’accesa discussione: molti avrebbero voluto che fosse Florian Thauvin a incaricarsi della battuta, come da gerarchie stabilite.

Udinese: gelo tra Lucca e i compagni

Lucca, però, ha deciso diversamente. Ha preso il pallone e si è posizionato sul dischetto, ignorando le proteste dei compagni. La sua scelta si è rivelata vincente dal punto di vista tecnico, perché il tiro dagli undici metri è andato a segno. Tuttavia, il gesto ha incrinato l’atmosfera all’interno della squadra, tanto che il centravanti ha rimediato anche un cartellino giallo per il nervosismo generale.

Le polemiche, però, non si sono fermate alla scelta del rigorista. Anche i giocatori del Lecce hanno protestato vivacemente dopo la decisione del VAR, convinti che il rigore fosse stato assegnato in modo dubbio. Ma a colpire gli osservatori è stato un altro dettaglio: al momento dell’esultanza, Lucca si è trovato praticamente solo.

I compagni non sono corsi ad abbracciarlo, segnale evidente di un malumore che serpeggiava già prima del tiro dal dischetto. Un gesto che non è sfuggito né ai tifosi né allo staff tecnico.

La risposta del giocatore dopo le polemiche sul rigore

Lorenzo Lucca, ha deciso di rivolgersi a tutti con un post sui social, ironico e quasi una forma di scuse. Due foto: nella prima, il momento in cui calcia il rigore, nella seconda, una foto di gruppo con la squadra che esulta a fine partita. Il messaggio è chiaro: “Volevo essere un duro. Però, da solo, non sono nessuno”. Sebbene la parola “scusa” non appaia, c’è una sorta di ammissione di colpa e la citazione della fortunata canzone di Lucio Corsi aiuta a distendere gli animi.

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