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Gardini: “Conosciamo le richieste dei tifosi. Vogliamo la Serie A”

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Gardini: “Conosciamo le richieste dei tifosi. Vogliamo la Serie A”

Torna a parlare Giovanni Gardini e lo fa a Radio Tv Serie A. Intervistato da Marco Bellinazzo de Il Sole 24 ore, Giovanni Gardini è intervenuto su diversi temi. Ecco di seguito le sue parole.

Il pensiero Gardini

Sul Cfg, marchio e calcio: Vale per tutto, c’è nel calcio, c’è nella pallacanestro, c’è nell’hockey, c’è dappertutto. Ormai non possiamo sottrarci a questo fatto. Noi abbiamo la fortuna di avere un marchio mondiale. Abbiamo presentato la prima maglia a New York. Non per mancare di rispetto al nostro territorio che rimane basilare perché è il patrimonio reale ma per dare un’opportunità a tutti i palermitani nel mondo che ci sono. Hanno partecipato 500 persone all’evento e vedere questa gente così felice dimostra come tu debba essere aperto a tutte queste opportunità. Il Palermo è facilitato perché oltre a essere la quinta città d’Italia ha tutta una serie di tifosi in giro per il mondo. Ci sono state due persone nel Centro America che hanno comprato due cappellini nostri che costavano 12€ e ne ha spesi 75 per la spedizione. L’amore per la squadra è talmente radicato e queste sono cose che ti danno la possibilità di trasferire correttamente quelli che sono i messaggi di inclusione, di sostenibilità e di attività che fino a qualche anno fa erano assolutamente impensabili”.

Sul Catania e CFA di Manchester: Catania è una città importante che sta avendo difficoltà ma è solamente una questione di tempo perché poi tutte le città importanti arriveranno all’obiettivo prefissato senza alcun dubbio. Al CFA Manchester ci sono 16 campi in erba naturale, probabilmente più di quelli presenti in tutta la Sicilia, questi sono dati sono fondamentali. Per avere giocatori giovani devi avere infrastrutture e insegnanti. La Sicilia ha circa 5 milioni di abitanti, più dell’Uruguay e della Croazia. Facciamo fatica a trovare calciatori siciliani in Serie A e questo è un dato oggettivo. Ci vorrà del tempo. È anche questa una delle nostre mission, è una mission di lungo periodo. Però siamo convinti che piano piano potremmo riuscire anche in questo”.

Le parole su Palermo

Giovani e scuole: “Abbiamo pensato di sviluppare queste attività ma facendo capire che il calcio non è un dovere è una opportunità che viene riconosciuta e quindi comporta sacrifici, comporta lavoro, comporta attenzione e comporta il fatto che ci vuole del tempo per fare le cose quindi non si può con uno schiocco di dita pensare di risolvere un problema che è annoso. È importante avere il supporto delle famiglie, ma soprattutto partire da due basi: strutture e infrastrutture.

Sui tifosi: “Noi siamo consapevoli di quelle che sono le richieste dei nostri tifosi, siamo consapevoli che oggi siamo in difficoltà dal punto di vista sportivo però siamo altrettanto convinti che noi arriveremo in Serie A. Tutti vogliamo andarci il prima possibile, soprattutto chi ci mette tanti soldi come quelli che ci ha messo il CFG fino ad oggi e ogni anno di Serie B ne deve mettere ancora di più. È un obiettivo che va raggiunto senza ombra di dubbio nel più breve tempo possibile. Diventa importante per noi avere il supporto che non manca perché abbiamo 13.000 abbonati, 22.000 persone di media allo stadio dove dobbiamo portarne sempre di più. I tifosi ci sono sempre stati vicini. Ovviamente ci hanno anche criticato aspramente, ma è giusto, fa parte del loro compito. Loro devono capire che abbiamo un obiettivo comune e quindi devono starci al fianco perché noi gli daremo le soddisfazioni che loro in primis meritano per quello che rappresentano, per quello che sono e per quello che hanno dimostrato negli oltre 120 anni di storia”.

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