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Sampdoria, che ci fai lì?

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Sampdoria, che ci fai lì?

A dieci giornate dal termine, la Doria appena fuori dalla zona playout. Posizione che stride con la storia del club.

Questo è il titolo de Il Secolo XIX, oggi in edicola.

L’articolo di Damiano Basso si concentra sugli errori di un’annata storta, che sta facendo soffrire tutti i tifosi della Sampdoria. Il club doriano si trova in una situazione complicata in Serie B, attualmente quindicesima e a rischio play-out. Un dato che stride con la storia del club, considerando che nella classifica eterna della Serie A occupa ancora il decimo posto con 2.961 punti conquistati in 66 partecipazioni. Questo scenario preoccupa i tifosi, che si interrogano sul futuro della squadra e sulla possibilità di una risalita.

Sampdoria, tra passato glorioso e futuro incerto

Leonardo Semplici, tecnico blucerchiato, ha sottolineato come la Sampdoria sia impegnata in un percorso di crescita che necessita di tempo. La squadra sta migliorando in fase difensiva, come dimostrano le sole tre reti subite nelle ultime cinque partite, ma mancano ancora le vittorie per scalare la classifica.

Il confronto con il passato evidenzia il momento critico. La Samp non si trovava così in basso in Serie B dalla stagione 1979/80, quando concluse diciottesima dopo 28 turni. Oggi la situazione non è molto diversa, con soli sei successi in campionato e troppe partite chiuse in pareggio, che non bastano per risalire.

Problematiche anche dal settore giovanile

Anche il settore giovanile ha vissuto una battuta d’arresto, con la Primavera fermata sul pari dal Cesena. Ora la squadra dovrà affrontare uno spareggio salvezza contro il Bologna, ulteriore segnale di un’annata complicata per l’intero club.

Nonostante le difficoltà, Semplici vede segnali di crescita, puntando su una difesa più solida e su una maggiore consapevolezza del gruppo. La Sampdoria dovrà trovare continuità nei risultati per evitare il baratro della retrocessione e provare a costruire un futuro migliore. I tifosi sperano in una svolta, perché il blasone del club merita ben altri palcoscenici.

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