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La bilancia del giorno dopo

Palermo La bilancia

 

La bilancia del giorno dopo

Come con lo Spezia un mese fa, il Palermo crolla nel finale e si fa rimontare da una situazione di doppio vantaggio. Stavolta il finale è molto più amaro perché la Cremonese trova il gol vittoria in pieno recupero ad un minuto dalla fine.

La partita

Ieri sera al Barbera si sono presentate due squadre che usano un sistema di gioco molto simile sulla carta ma assai diverso nella loro interpretazione, anche perché la Cremonese di Stroppa gioca così da due anni, il Palermo soltanto da un paio di mesi.

Una squadra molto atletica e aggressiva che affida alla tecnica di Castagnetti, Vandeputte e Johnsen il compito di creare le trame offensive, trovando spazio e opportunità soprattutto sulla fascia destra del Palermo, dove un Diakite poco supportato dai compagni è stato spesso puntato da Azzi con la collaborazione del belga ex Catanzaro. Una prestazione maiuscola di Audero e Magnani riesce a tenere il punteggio sullo 0-0, mentre nel primo tempo il Palermo non è riuscito ad impensierire Fulignati e nell’unica azione degna di nota non è stato fortunato quando Ceccaroni toglie dalla testa di Pohjanpalo un cross molto interessante di Di Francesco.

La rimonta degli ospiti

L’improvviso vantaggio rosanero, arrivato dopo una decina di minuti dall’inizio della ripresa con un potente e angolato destro di Gomes dal limite dell’area, non cambia minimamente lo spartito della gara, con la Cremonese che va vicino al pari subito dopo, prima con De Luca che spreca una ghiotta occasione da pochi passi, poi con un colpo di testa di Pickel di poco alto. Il Palermo dal canto suo ci mette grinta e fisicità e trova il raddoppio come aveva realizzato il primo gol. Una palla conquistata con cattiveria nella metà campo lombarda permette a Di Francesco di entrare in area e trovare un rigore che Brunori trasforma con freddezza. Anche stavolta la Cremonese non si scalfisce e trova dopo due minuti il gol del momentaneo 2-1 con Azzi, quando mancano circa quindici minuti al fischio finale. Poi arrivano i cambi, tanto reclamati da un pubblico che vedeva chiaramente la squadra in debito d’ossigeno.

Dionisi e i cambi

Dionisi deve rivoluzionare il centrocampo perché Verre Gomes e Ceccaroni non ne hanno più, quindi si trova costretto ad arretrare Blin in difesa, con Segre e Ranocchia a formare la nuova mediana e Vasic più in avanti. Ma lo spartito non cambia, anzi la Cremonese ci crede di più e trova prima il pareggio col neo entrato Valoti e poi, quando ad un minuto dalla fine, il vantaggio con l’altro neo entrato Collocolo che trova la girata vincente.

Pro

Difficile trovare qualcosa di buono da portare dopo questa partita. Certamente le prestazioni di Audero e Magnani sono state di rilievo anche nella prima partita di campionato dove il Palermo subisce più di due reti.

Contro

Se la Cremonese trova due gol e un assist con i giocatori partiti dalla panchina, lo stesso ovviamente non si può dire dei cambi rosanero che non sono riusciti ad entrare in campo con la mentalità che chiedeva la partita.

Bilancio

La Cremonese ha fatto una partita di grande personalità e forza mentale, sia per come ha approcciato la partita sia per come ha gestito psicologicamente il doppio svantaggio. Per il Palermo invece è stata l’ennesima dimostrazione di una squadra mentalmente non in grado di ambire a traguardi importanti.

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