
Palermo, più di 200 anni di carcere per spaccio allo Sperone
La giudice per l’udienza preliminare di Palermo, Cristina Lo Bue, ha inflitto oltre due secoli di carcere a 26 imputati accusati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso e spaccio di droga. Il processo si è svolto con il rito abbreviato, a seguito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) guidata dal procuratore Maurizio de Lucia. L’inchiesta aveva già assestato un duro colpo allo spaccio nei quartieri Sperone e Brancaccio.
Palermo, più di 200 anni di carcere per spaccio di droga allo Sperone
Le indagini hanno svelato un’organizzazione capillare che gestiva lo spaccio in maniera ininterrotta, con turni ben definiti di pusher e vedette. L’operazione è stata resa possibile anche grazie all’impiego di agenti infiltrati, i quali hanno instaurato contatti diretti con i vertici della rete criminale. È stato inoltre accertato il coinvolgimento di Cosa nostra nella ripartizione dei profitti illeciti.
Diverse le condanne inflitte
Le condanne inflitte sono particolarmente severe: 20 anni di carcere per Pietro Argeri, 19 anni e 3 mesi per Gaetano Ingrassia, 18 anni per Sebastiano Chiappara, 17 anni e 9 mesi per Pietro Mazza, 14 anni e 6 mesi per Samuele Argeri e 14 anni e 4 mesi per Nicola Argeri. Tra gli altri imputati, Salvatore Agnello è stato condannato a 9 anni e 4 mesi, Davide Giuseppe Arduino a 10 anni e 10 mesi, mentre Salvatore Navarra e Girolamo Tarantino hanno ricevuto una condanna di 11 anni e 8 mesi ciascuno.
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