
Lucioni: “A novembre mi davano per spacciato. Che soddisfazione”
Dopo l’esperienza a Palermo, Fabio Lucioni è ritornato nella sua Frosinone. Il difensore centrale è tornato a vestire la maglia dei ciociari e si è preso subito la scena contribuendo alla risalita in classifica. E in un’intervista rilasciata al Messaggero, Lucioni, si è raccontato. Ecco di seguito le sue parole.
Lucioni: le dichiarazioni dell’ex Palermo
Il Frosinone di Lucioni: “Sarebbe troppo semplice attribuire ad una persona sola il merito di quello che stiamo facendo. Il segreto è che ci siamo messi tutti a disposizione l’uno dell’altro ed aver capito quanto sia importante portare a termine questa missione sportiva. Importanti sono stati gli sforzi fatti da parte della società e del direttore per trovare la soluzione ad una situazione che si stava per compromettere. E poi i valori
assoluti dei singoli di questa rosa sono altamente validi per questa categoria e qualche elemento potrebbe stare anche sopra”.
La ripresa: “Detto questo, io quando sono arrivato fisicamente non ero al cento per cento, avevo bisogno di tempo ma ho cercato fin da subito di dare quei consigli e tracciare quella linea guida per far capire quanto fosse importante fare uno switch mentale per tirarci fuori da una situazione critica. Poi naturalmente le vittorie aiutano. Però se guardiamo oggi la classifica non dobbiamo pensare di aver risolto tutti i problemi, ma solo che stiamo sulla strada giusta perché il percorso è ancora lungo. Non è finita qua”.
Sulle soddisfazioni personali
Le soddisfazioni di Lucioni: “Sono tornato dopo tre mesi a rivivere delle emozioni forti perché questi ragazzi mi supportano e mi emozionano. Normale che se vedo una cosa che ho vissuto in campo sono più bravo a dare dei consigli, confrontandoci con il mister. Ma fare l’allenatore non è nelle mie prospettive. Sto imparando l’inglese, sto studiando da direttore sportivo. Vediamo che porta si aprirà per il mio futuro. Oggi sto pensando solo ad essere un supporto per questa squadra. A novembre mi davano per spacciato, oggi mi sto togliendo quelle soddisfazioni che evidenziano che spacciato non lo ero”.
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