Omicidio a Spoleto: uccide la moglie palermitana e tenta il suicidio

Omicidio a Spoleto: uccide la moglie palermitana e tenta il suicidio

Dramma a Spoleto nella mattina di mercoledì 26 marzo 2025. Un uomo di 48 anni, Gianluca Romita, è stato salvato dagli agenti mentre tentava di lanciarsi nel vuoto dal ponte delle Torri, a 80 metri d’altezza. Il motivo del gesto è stato subito chiaro: ai soccorritori ha confessato di aver ucciso la moglie, Laura Papadia, 37 anni, originaria di Palermo ma residente a Spoleto.

Omicidio a Spoleto: il ritrovamento del corpo

Il corpo della donna è stato trovato nella loro abitazione, un appartamento situato al quarto piano della Rocca dei Perugini, in via Porta Fuga. A dare l’allarme sono stati i colleghi della vittima, che lavorava nel supermercato Tigre di viale Martiri della Resistenza. Non vedendola arrivare e non ottenendo risposta alle chiamate, hanno fatto scattare le ricerche. La polizia, intervenuta sul posto, ha rinvenuto il cadavere nella camera da letto: secondo le prime ricostruzioni, la donna sarebbe stata strangolata.

Dopo il delitto, Romita, rappresentante di vini originario di Milano, avrebbe telefonato alla sua ex moglie, che vive a Oristano, confessando l’omicidio e annunciando il suo intento di togliersi la vita. Proprio la donna, sconvolta, ha immediatamente contattato il 112, permettendo agli inquirenti di intervenire tempestivamente.

L’intervento

La polizia ha anche fatto irruzione in un’altra abitazione legata alla coppia, situata a Marzocca di Senigallia (Ancona), ma l’appartamento è stato trovato vuoto. Secondo i vicini, l’uomo era stato visto per l’ultima volta circa una settimana fa. Attualmente Gianluca Romita si trova in stato di fermo nel commissariato di Spoleto. La Procura indaga su quello che appare come un ennesimo caso di femminicidio, una tragedia che scuote profondamente l’Umbria e tutta l’Italia.

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