
Palermo, fai vedere chi sei
Intervista ad Audero: In città si vive di calcio
Questi i titoli del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Paolo Vannini, che intervista il poriere rosanero: tra scudetti, Mondiali e la sfida di Palermo per tornare in Serie A
Emil Audero, portiere del Palermo, racconta la sua esperienza a Palermo, la sua carriera da campione e le ambizioni per la stagione. Dopo aver vinto due scudetti, uno con la Juventus e l’altro con l’Inter, Audero ha scelto il Palermo per rilanciarsi e aiutare la squadra a raggiungere la Serie A, o almeno a lottare per i playoff.
Problemi nei finali di partita e la consapevolezza della forza del Palermo
Audero riflette sulla tendenza del Palermo di subire gol negli ultimi minuti, creando ansia tra i tifosi. «Sono situazioni che nel calcio esistono», spiega, aggiungendo che la stanchezza e un abbassamento tattico spesso creano queste difficoltà. Tuttavia, il portiere evidenzia anche la forza della squadra, sottolineando che il Palermo è molto forte ma spesso manca della giusta consapevolezza del suo potenziale.
Con alle spalle due scudetti vinti da portiere di riserva, Audero ha avuto la fortuna di crescere accanto a campioni come Buffon e Chiellini alla Juventus, e con Barella e Dimarco all’Inter. Questi campioni, per lui, non sono solo modelli tecnici, ma esempi di professionalità e di come sia importante stare insieme come gruppo.
Audero parla del motivo per cui ha scelto Palermo: oltre alla conoscenza con il direttore Osti dalla sua esperienza alla Sampdoria, ha visto una città viva e passionale, che vive di calcio e ha ambizioni. «Voglio portare il Palermo più in alto possibile», dice, pur ricordando che il suo futuro è ancora incerto dato che è in prestito secco con un contratto residuo a Como.
Il sogno Mondiale con l’Indonesia
A livello internazionale, Audero nutre anche il sogno di giocare con la nazionale dell’Indonesia. Dopo aver rappresentato l’Italia in giovanili, ha ricevuto una convocazione dalla nazionale indonesiana, grazie anche al legame di sangue, dato che suo padre è indonesiano. «L’Indonesia sta cercando di qualificarsi al suo primo Mondiale, e io sono felice di far parte di questo progetto», afferma con entusiasmo.
Guardando alla partita contro il Sassuolo, Audero si prepara a una sfida difficile contro l’attacco più potente della Serie B. «Grosso è un allenatore che conosco bene, era con me alla Juventus Primavera. Il Sassuolo è una squadra forte, ma il nostro obiettivo è concentrarci sulla nostra situazione e non sottovalutare le qualità dei nostri attaccanti, come Brunori e Pohjanpalo, che stanno facendo molto bene».
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