
Sassuolo, Grosso dopo la promozione: “Trovato il modo di vincere anche soffrendo”
Con il pareggio ottenuto ieri pomeriggio dallo Spezia, il Sassuolo ha conquistato con certezza matematica la promozione in Serie A, tornando così nella massima serie dopo appena un anno in cadetteria. La squadra guidata da Fabio Grosso ha letteralmente dominato il campionato, e ora si prepara a festeggiare anche il titolo di campione. In attesa del traguardo finale, l’allenatore neroverde ha tracciato un bilancio della stagione, condividendo le sue riflessioni in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
Sassuolo, le parole di Grosso
Il percorso fatto: “Dopo le prime quattro ho pensato: è dura. Ma dopo il primo filotto di vittorie ho visto solidità e qualità, trovando il modo di vincere anche soffrendo. Le vittorie sporche a Carrara e Cosenza, rivedendo le mie idee, ci hanno dato forza. Poi a gennaio quando abbiamo perso Thorstvedt, un’assenza pesante perché è un giocatore particolare. Ma i rinforzi sono arrivati e la rosa era già ricca”.
La partenza in estate: “L’estate è stata tosta, dovevamo convincere i ragazzi di cosa ci aspettava, perché la B è particolare. Con il direttore Palmieri abbiamo puntato su determinati giocatori e tenuto tanti giovani, abbiamo fatto capire che la retrocessione andava riscattata. Facile abbandonare, era giusto rimediare e tutti l’hanno recepito”.
La presenza dei giocatori decisivi: “Berardi è rientrato con una ferocia e una determinazione tali da farlo diventare uno stimolo per tutti. Le qualità tecniche le conosciamo, col resto ha dimostrato di essere un vero campione. Lui e Laurienté hanno colpi che in B non si vedono. Ma avere un Toljan o un Romagna, un Boloca o un altro qualsiasi, è una fortuna per le loro qualità”.
Cosa accadrà in futuro: “Abbiamo il tempo per parlarne: le categorie sono diverse e servirà una bella riflessione. Il contratto c’è, la volontà pure, se la società è d’accordo andiamo avanti. L’importante è avere le idee chiare sin dall’inizio. Come successo quest’anno, quindi sono sereno”.
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