Riprendere la marcia interrotta nelle ultime giornate: cambieranno gli interpreti ma non l’ossatura della squadra e il suo spirito. Questo è il diktat di Roberto Boscaglia per la partita di domani del Palermo allo stadio Renzo Barbera contro la Casertana.
Ecco le dichiarazioni dell’allenatore rosanero:
“Noi dobbiamo essere bravi a non farci mettere in discussione da nessuno, ma metterci in discussione tra di noi. E lo facciamo ogni giorno con il mio staff, credo sia la cosa più importante. Se ci riusciamo, abbiamo fatto un grandissimo lavoro. Ogni settimana veniamo giudicati. Va anche in base alla soggettività di ognuno di noi. Chi si fa mettere in discussione dagli altri, psicologicamente ne risente. Non va bene questo, perché certe cose si fanno scivolare addosso. Sappiamo di avere una tifoseria importante. Noi abbiamo molti giovani che magari non capiscono in che piazza giochino, e con i più esperti dobbiamo farglielo capire”.
Positivi tra la Casertana? “Ho chiesto espressamente di non farci sapere niente, vogliamo pensare a noi stessi. Loro, a prescindere dalla loro partenza negativa, hanno fatto molto meglio fuori casa. Hanno giocatori esperti, sono abituati a giocare in questa categoria. Sono temibili, sopratutto in trasferta”.
Convocati e defezioni: “Floriano e Santana saranno entrambi con noi domani, nessun problema. A parte Almici, Corrado non è al 100% e non lo rischiamo. Marong, viene da un periodo molto difficile, tutti gli altri sono a disposizione”.
Solidarietà tra i compagni già a dicembre? “Si, anche se non sono d’accordo che qualcuno segua i miei allenamenti di nascosto. Sono sicuro che nessuno dei miei giocatori abbia parlato con qualcuno. Comunque, abbiamo lavorato su concetti che a Foggia non sono venuti. La squadra ha un suo modo di essere, è probabile che stiamo dimenticando cosa questa squadra ha sofferto. Il nostro dicembre non è lo stesso di Turris, Teramo, Ternana: non è dicembre per tutti“.
Un ricordo su Paolo Rossi: “E’ stato ed è ancora il mio idolo. Quando da piccolo andavo a giocare per strada, mi sentivo lui. Ricordo i Mondiali del ’78 e dell”82. E’ il giocatore che mi ha ispirato di più nel mondo del calcio, è riuscito a venire fuori da una situazione che poteva devastare chiunque. E’ stato un colpo al cuore, lo ricordo con il suo grandissimo sorriso, la sua gentilezza in tv, mai scontroso. Mi tocca di più rispetto a Maradona”.
Soltanto 2 volte su 7 il Palermo ha recuperato da una situazione di svantaggio, manca personalità? “Per me sono altri concetti. La squadra ha delle caratteristiche che dobbiamo migliorare su questo punto di vista. La personalità non è mai abbastanza, per me bisogna avere 11 leader in campo“.
Boscaglia annuncia poi che sarà Lucca a partire da titolare: “E’ un giovane, l’anno scorso ha giocato poco e in Serie D. Quest’anno si sta affacciando tra i grandi, deve essere bravo a essere se stesso. Però allo stesso tempo deve sapere di stare in campo per come si allena con i compagni”.
Un ipotetico falso nueve? “Tutto è possibile“. E su Doda aggiunge: “E’ stato colpito più duramente dal Covid rispetto ad altri. Mettere lui per garantire una maggiore spinta in trasferta? Deve meritarsi il posto“.
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