I nomi degli allenatori che quest’estate sono circolati attorno al Palermo sono davvero tanti. Ad aggiudicarsi la panchina rosanero, dopo settimane di incertezza, è stato Roberto Boscaglia, che ha lasciato la Virtus Entella in cadetteria per approdare in Sicilia. Anche gran parte degli altri candidati, tuttavia, si sono accasati in una squadra di Serie C. A poche giornate dal giro di boa viene dunque spontaneo domandarsi come se la stiano cavando.
Fabio Caserta è stato uno degli ultimi nomi ad aleggiare intorno alla panchina del Palermo, prima che la scelta finale ricadesse su Roberto Boscaglia. Il tecnico calabrese adesso allena il Perugia. Il Grifone si trova attualmente al terzo posto della classifica del girone B di Serie C. Ma c’è qualcuno che se la sta cavando addirittura meglio. Si tratta di Aimo Diana. Il suo nome fu tra quelli meno caldi, ma a vedere i risultati che il suo Renate sta collezionando viene qualche rimpianto. I nerazzurri sono infatti in testa alla classifica del girone A di Serie C con quattro punti di stacco dalla seconda. È da sottolineare, tuttavia, che il girone C, in cui militano i rosanero, è senza dubbio il più competitivo tra i tre.
Se dal un lato Fabio Caserta e Aimo Diana possono essere soddisfatti dei loro risultati, d’altra parte qualcun altro naviga in acque torbide. Si tratta di due dei candidati alla panchina rosanero che oggi guidano squadre del girone C. È il caso innanzitutto di Giovanni Bucaro, anch’egli accostato al Palermo più volte anche in virtù delle sue origini. Il tecnico siciliano è alla guida del Bisceglie, attualmente in zona retrocessione. Ma c’è di più. L’allenatore è stato infatti anche squalificato per sette giornate per avere tentato di schiaffeggiare sul campo un giocatore del Catania. Non dorme sonni tranquilli neanche Giuseppe Scienza. Il suo Monopoli, infatti, non vince da un mese. Le prestazioni sono senza dubbio al di sotto delle aspettative.
Per quanto concerne gli allenatori vicini al Palermo ma ormai lontani dalla Serie C impossibile non ricordare l’eterno Delio Rossi, a cui è stata affidata in corsa la panchina dell’Ascoli in cadetteria. Il Picchio rischia la retrocessione, ma il tecnico tenterà in qualsiasi modo di evitarla. Per qualche periodo ad essere accostato ai rosanero fu persino Vincenzo Italiano, che però era senza dubbio fuori portata. Lo dimostra il fatto che lo Spezia, neo-promosso in Serie A, lo abbia confermato. È rimasto, infine, con in mano un pugno di mosche Fabio Pecchia. L’allenatore, dopo la fine dell’avventura con la Juventus U23, non ha più trovato una squadra in cui accasarsi.
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