L’anno solare del Palermo è stato caratterizzato da momenti positivi e negativi. Da un lato, il ritorno tra i professionisti dopo un solo anno dal fallimento, con i progetti del museo e del centro sportivo. Dall’altro, all’inizio del nuovo campionato, la mancanza di un mercato soddisfacente per dare continuità alla scalata nel calcio che sogna una città intera.
Campioni d’inverno
Dopo la ripartenza dai dilettanti causata dal fallimento della vecchia società, il Palermo conclude al 1° posto il girone d’andata nel girone I di Serie D, ottenendo così per il 3° anno consecutivo il titolo di campione d’inverno. Nei precedenti due anni non è servito a nulla, ma stavolta il sapore è diverso. Sembra andare tutto per il verso giusto: i risultati arrivano, sì, ma senza conquistarli a pieno. Le ultime partite del 2019 hanno dimostrato che si poteva vincere in trasferta grazie a un guizzo improvviso, da un calcio di rigore (anche generoso), oppure tornare a casa con l’amaro in bocca a causa di ben due rigori sbagliati.
Ripresa
Il nuovo anno si apre con la vittoria più sofferta di tutte: il 3-1 al Marsala, con gli ultimi 15′ determinanti per i rosanero. In quell’occasione, ha brillato il gioiellino Andrea Silipo, che con un casuale tiro-cross ha fatto esplodere i 15 mila del “Renzo Barbera”. Il pareggio in trasferta contro il San Tommaso fu duro da digerire, così come quello di Palmi di inizio stagione.
Altre 5 vittorie di fila, grazie anche all’aiuto di Roberto Floriano, arrivato dal Bari per sostituire l’infortunato Santana. Contro il Biancavilla, anche Lorenzo Lucca segna all’esordio, assieme a un’altra magia di Silipo. Dopo il poker al Nola, però, si ferma il campionato a causa del Covid-19.
Uniti a distanza
Il mondo va in lockdown e i giocatori rosanero continuano ad allenarsi nelle proprie abitazioni. Si tengono pronti, per l’eventuale ripresa del campionato. Dirette Instagram in compagnia e varie sfide sui social, tra cui quella in cucina tra l’attaccante Sforzini e l’amministratore delegato Sagramola. I giovani Rizzo Pinna e Langella, intanto, tengono alto il nome Palermo anche nel mondo degli eSports. A giugno, la vittoria a tavolino del campionato e il bel gesto di Santana e compagni di donare parte del premio in denaro in beneficenza. In società, la prima frattura, con le dimissioni da vicepresidente del socio di minoranza Tony Di Piazza.
Il ritorno tra i pro
Il Palermo, così, torna fra i professionisti dopo solo un anno e inizia a programmare la nuova stagione nel ritiro di Petralia Sottana. La società riconferma metà della squadra tra uomini d’esperienza, giovani da valorizzare, scartando qualche elemento per il limite di giocatori in rosa imposto dalla Lega Pro. I “veri” colpi arrivano prima dell’inizio del campionato di Serie C: svincolati, di qualità, ma senza preparazione con il resto del gruppo. Luperini, Odjer, Broh, Almici, Marconi: elementi che conoscono anche la Serie B e che possono essere importanti. Il bomber però non arriva, affidando l’attacco al solo Saraniti con i giovani Silipo e Lucca. La panchina viene affidata a Roberto Boscaglia, sulla carta un esperto di promozioni.
Subito nella mischia
La mancanza di amichevoli si fa sentire nelle prime giornate di un nuovo torneo senza pubblico. A partire da Teramo, dove è l’ex Santoro a colpire, così contro l’Avellino, con D’Angelo. In mezzo il pareggio con la favorita Ternana, che per un attimo aveva fatto risollevare gli animi dei tifosi.
Il Covid
Il ritorno al “Barbera” contro la Turris è un film di fantascienza: lungo la giornata si diffonde il Covid-19 nello spogliatoio rosanero e la partita viene rinviata a pochi minuti dal calcio d’inizio. Però, sembra che questo virus abbia dato risvolti positivi alla squadra. Il Palermo torna in campo 20 giorni dopo, quando a Catanzaro ottiene un pareggio frutto di una discreta reazione al momento negativo. Ma il problema non è risolto al 100%. I positivi aumentano, e nel sentitissimo derby con il Catania, i rosanero si presentano in 12.
Una formazione titolare, e anche completa nei vari ruoli, ma con il solo terzo portiere in panchina. Nessuna possibilità di fare cambi. E pure il Palermo va in vantaggio e domina per quasi tutta la partita. Il pareggio arriva a 10 minuti dalla fine, ma il risultato equivale comunque a una vittoria che resterà nella storia.
Quadratura mediocre
A Castellammare di Stabia arriva la prima vittoria in trasferta, con i primi gol in campionato del criticato Saraniti e di Floriano. A causa delle partite rinviate per il virus, arrivano 5 partite di fila da giocare in casa: sono 10 i punti conquistati sui 15 totali. Un pareggio pazzo con la Viterbese vede l’esplosione di Lucca tra i pro, anche dal punto di vista caratteriale. La stampa può saperne qualcosa. Dall’altra parte, uno dei migliori deve fermarsi: Almici tornerà a essere disponibile verso febbraio. A destra ci dovrebbe essere Doda, il titolare nel campionato in D, ma viene preferito l’adattato Accardi, e pure senza rimpianti. L’anno dei rosanero si chiude col botto, letteralmente. Perché Lucca, già al 4° gol come Saraniti, spara una bomba su punizione alla Roberto Carlos e regala il pareggio contro il temuto Bari.
E ora?
Per il Palermo, sembra essere un anno di transizione, visti i risultati ottenuti, per provare l’assalto alla Serie B l’anno prossimo. Con la squadra al 10° posto, il mercato di gennaio non sembra avere grandi aspettative. Il museo e il centro sportivo di Torretta possono far salire le passioni del tifoso verso la propria squadra, ma alla fine nel calcio contano i risultati. Di Piazza lascia definitivamente la società. Le quote del 40% galleggiano nel vuoto, il futuro può rivelarsi incerto.
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