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Missione compiuta ma i problemi restano. Serve il mercato? Chissà…

Palermo Boscaglia

Palermo – Missione compiuta ma i problemi restano. Serve il mercato? Mah…

Tutto è bene quel che finisce bene però non facciamo finta di niente. Il Palermo vince al 92′ ma non ruba nulla, sia chiaro. Quelle poche, sporadiche e rocambolesche occasioni da gol sono tutte di marca rosanero, però la prestazione complessiva lascia più di una perplessità. Senza quel gol nato dalla testina di Rauti (incomprensibile lasciarlo in panchina), staremmo parlando di una mezza sconfitta, di gara deludente e bla bla bla… Ma nel calcio contano i risultati ed allora si torna a casa con un mezzo sorriso sulle labbra. Mezzo perché anche a Cava de’ Tirreni il Palermo ha palesato tutte le difficoltà emerse in questa prima parte del campionato. Insomma, prendiamoci questi tre punti e non facciamo analisi sottili perché il piacere della vittoria svanirebbe immediatamente.

Limitiamoci a dire che contro una squadra ultima in classifica ed in evidente difficoltà anche sul piano tecnico e dei fondamentali di qualche giocatore, il Palermo non sfodera quella prestazione da big che ti aspetti ma deve soffrire e arrancare fino al 92′ per dare un senso a questo lungo viaggio. Insomma una Cavese onestamente più che modesta ma un Palermo per niente convincente. Si dirà: questa è la Serie C, sporca, brutta e cattiva e vincere gare come queste è importante. Nessun dubbio; qualcuno invece emerge guardando in prospettiva. Con prestazioni simili raggiungere il 3°/4° posto in classifica diventa un sogno difficilmente realizzabile.

Nonostante le belle intenzioni, in Campania solito Palermo formato trasferta dove emergono difficoltà caratteriali evidenti. Al punto che diventa difficile prevedere come il mercato possa dare contributi determinanti. Possono bastare 1-2 giocatori per trasformare una squadra? Se si chiamassero Messi e Ronaldo, probabilmente sì ma siamo su altri pianeti. La sensazione è che più che guardare fuori (sul mercato), andrebbe fatto un lavoro dentro, sul carattere della squadra, sulla sua capacità di imporsi e dettar legge. Sul piano dell’autostima e della consapevolezza dei propri mezzi.

Perché oggi, contro una Cavese modestissima, si è rischiato seriamente di raccogliere il peggior risultato dell’anno, peggio della sconfitta di Bisceglie.

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