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Sicilia in rosso: ecco tutto ma proprio tutto quello che si può fare… e l’autocertificazione

Musumeci Sicilia zona rossa

Sicilia zona rossa: ecco tutto ma proprio tutto quello che si può fare… e l’autocertificazione

Fra poche ore, cioè a mezzanotte, tutta la Sicilia entrerà in zona rossa. Con le limitazioni e le restrizioni previste dai decreti che in questi mesi hanno cercato di porre un freno al dilagare della pandemia. Ma la Sicilia avrà un’aggravante in più rispetto alle norme nazionali e cioè, dopo l’ordinanza del governatore Musumeci, saranno vietate anche le visite ad amici e parenti che di fatto costituiscono il vero ed importante strumento di lotta agli assembramenti ed alla possibilità di uscire da casa. Per lasciare la propria abitazione in Sicilia si dovrà andare a lavorare o dimostrare le impellenti esigenze e necessità.

Facciamo un elenco dettagliato, anche per orientarci meglio, di cosa si potrà fare durante queste due settimane di zona rossa.

Cosa si può fare e cosa no in zona rossa (in Sicilia):

-Non si può uscire da casa se non per «comprovate esigenze» dunque motivi di lavoro, salute e emergenze. E si deve avere l’autocertificazione. Niente visite ad amici e parenti.

-Un  residente in una Regione in fascia rossa, può uscire dalla regione  soltanto per «comprovate esigenze» dunque motivi di lavoro, salute e emergenze. E si deve avere l’autocertificazione

-Andare da una persona che ha un’emergenza deve essere giustificato ma non si deve indicare il nominativo delle persona da cui si va.

-Gli spostamenti tra Regioni sono vietati fino al 15 febbraio, per cui non si può andare in una regione gialla. Chi è residente in una Regione in fascia rossa non può uscire dal proprio Comune salvo che per «comprovate esigenze» dunque motivi lavoro, studio, salute.

-Sì possono accompagnare i figli a scuola , sono «consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita». Le scuole aperte sono i nidi, le scuole per l’infanzia, le elementari e le prime medie, così come i laboratori scolastici .

-Sono chiusi tutti i negozi al dettaglio. Rimangono aperti i rivenditori di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le edicole, le lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, abbigliamento per bambini, giocattolai, profumerie, pompe funebri, distributori automatici.

-Chiusi i centri commerciali ma all’interno sono aperti gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai.

-Non si può andare al mercato perchè sono chiusi, «salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari».

-I parrucchieri e i barbieri sono aperti mentre i centri estetici e centri massaggi sono chiusi.

-Non si può andare al bar o al ristorante, «sono sospese le attività dei servizi di ristorazione – bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie – ad esclusione delle mense e del catering continuativo». I ristoranti possono fare asporto fino alle 22, i bar solo fino alle 18. E’ sempre consentito ordinare cibo e bevande e domicilio.

-L’attività sportiva è sospesa anche nei circoli all’aperto. L’attività sportiva è consentita «esclusivamente all’aperto e in forma individuale». Si può andare correre, si può andare in bici, si può fare una passeggiata soltanto da soli e «in prossimità della propria abitazione».