La Società Sportiva Teramo Calcio S.r.l venne fondata il 25 agosto 1929, ma la sua origine viene fatta tradizionalmente risalire al 1913 quando, per la prima volta, fu disputata una partita di calcio nella città di Teramo. La squadra nel corso della sua storia ha militato principalmente in Serie C, con prevalenza di anni in Serie C2 rispetto a quelli passati in Serie C1. Nel palmarés della società figurano 2 campionati di Serie C2 (1985-1986 e 2001-2002) e 3 campionati di Serie D (1973-1974, 1993-1994 e 2011-2012). Spicca, nel 1984 un secondo posto nel Trofeo Anglo-Italiano.
I colori sociali sono il bianco e il rosso. Disputa le sue gare interne nello stadio “Gaetano Bonolis” capace di 12.000 posti ma omologato per 8.000 (in tempi normali pre-Covid).
Nonostante un ottimo campionato di C2 (2007/2008), conclusosi con l’ottavo posto, l’ombra del fallimento, che aleggiava già un anno prima, si è materializzato e ha costretto la società a ripartire dalla Promozione. Il 15 luglio 2008, nel giorno del suo 95º compleanno, il Teramo è stato radiato dalla C.
In seguito al fallimento della Teramo Calcio, una nuova società dal nome Real Teramo viene fondata ed inizialmente guidata da Ernesto Martegiani, unitamente ad altri professionisti teramani. Richiedendo l’affiliazione al titolo sportivo, è stata iscritta quindi di diritto al campionato di Promozione Abruzzo 2.
La promozione e poi la penalizzazione
All’inizio del 2008, la società viene rilavata dall’imprenditore Campitelli con programmi ambiziosi che non si realizzano per i fatti che seguono. Nel 2009/2010 i biancorossi ottengono la promozione in Serie D. Nella stagione 2013/2014, la squadra si issa subito nei piani alti della classifica e chiude il girone d’andata al primo posto con 33 punti e due sole sconfitte. Il ritorno certifica un calo dei biancorossi che concludono la stagione al terzo posto ma acquisiscono il diritto ad essere ammessi alla nuova Lega Pro.
Nel 2014/2015 alla 37ª giornata di campionato, ottengono, con un turno d’anticipo, la promozione in Serie B. Il campionato si chiude con il 2-2 contro l’Ascoli in un clima di festa (8.362 paganti e record d’incasso) e con Lapadula e Donnarumma autori di 21 e 23 reti. Ma il 29 agosto 2015 con la definitiva sentenza di secondo grado della Corte d’Appello Federale della Figc, viene retrocesso in Lega Pro con una penalizzazione di 6 punti per responsabilità diretta del presidente Campitelli.
L’ultima stagione dell’era Campitelli vede una partenza abbastanza negativa (4 punti in 6 partite) ma tuttavia la squadra si salva senza grande affanno. Il 25 maggio 2019, con un comunico stampa, dichiara la cessione delle quote societarie pari al 100% all’imprenditore teramano Franco Iachini. L’esito positivo della trattativa sancisce la fine dell’era Campitelli durata 11 anni. La stagione 2019/20 sarà la prima dell’era Iachini.
Che dire, cari amici… Già ad inizio torneo la squadra abruzzese aveva messo in allerta i rosa su cosa li aspettasse in Serie C rimandandoli a casa con un secco 2-0. Ma alla luce di quanto accaduto nel resto del girone di andata, non è servito a nulla visto i risultati deludenti che ne sono seguiti. Società, tecnico e giocatori hanno continuato imperterriti a navigare a vista per cui non c’è alcun segnale che questo andazzo possa cambiare nel girone di ritorno.
Il vantaggio sul Palermo
Attualmente il Teramo è al 6° posto con 4 punti in più del Palermo e domenica 24 gennaio scende al “Barbera” con intenzioni bellicose, visto che ormai il campo siciliano è diventato terra di conquista. Ma siccome la speranza è sempre l’ultima a morire, specie nel cuore dei tifosi, continuiamo a sperare (ma che cosa?) e vediamo quello che succede… Buona partita a tutti e sempre… forza Palermo.
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