Mercoledì pomeriggio al “Barbera” arriverà la capolista. Il Palermo, che non sta di certo vivendo il suo momento migliore, sarà chiamato ad affrontare la Ternana, corazzata di questa stagione. Una squadra che si è guadagnata sul campo una vetta ormai blindata e che non ammette margini di errore. Lo ha ribadito più volte mister Cristiano Lucarelli. Sebbene non sia un testa-coda, almeno in termini di punti, il match valido per la 22a giornata di Serie C vedrà sfidarsi due compagini agli antipodi. I motivi sono tanti.
Panchine a confronto
Mentre il tecnico rosanero Roberto Boscaglia, al termine di Potenza-Palermo e non solo, si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi giocatori, l’allenatore rossoverde Cristiano Lucarelli non ha voluto sentire ragioni al triplice fischio di Ternana-Paganese, vinta per 3-1. Al mister non è infatti piaciuto l’atteggiamento dei suoi e non si è nascosto dietro ad un dito. Anzi, nel post-gara è stato una furia, esprimendo il timore di subire troppo al “Barbera”. Ad avere paura, invece, dovrebbero essere probabilmente i padroni di casa.
Il confronto tra i due atteggiamenti, soltanto a guardare di sfuggita la classifica, appare paradossale. L’ira di Cristiano Lucarelli, alla guida della capolista, da un lato. La pacatezza di Roberto Boscaglia, alla guida di una squadra che sta collezionando tante delusioni, dall’altra. L’atteggiamento dei due allenatori, tuttavia, rispecchia appieno il temperamento delle due squadre, nonché di conseguenza i risultati sul campo.
Lottare fino all’ultimo secondo
La Ternana è l’unica squadra professionista in Europa a non avere mai perso in campionato quest’anno. Molte volte i rossoverdi hanno evitato la sconfitta nella ripresa, talvolta pur andando inizialmente sotto. Mister Cristiano Lucarelli ha infatti insegnato alla sua squadra a lottare fino all’ultimo secondo. Non è un caso dunque che le vittorie contro Avellino e Vibonese, entrambe in trasferta, siano arrivate grazie ad una rete messa a segno nei minuti di recupero.
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Al tecnico rosanero Roberto Boscaglia il merito di avere provato tale strada. La tecnica del “tutti dentro” nel finale, però, non ha avuto grande successo, se non in occasione del match contro la Cavese, fanalino di coda. In occasione della gara casalinga contro la Virtus Francavilla, anzi, ha fatto sì che i siciliani tornassero a casa a mani vuote. Tante altre volte, tra le più recenti con Potenza (tra le peggiori difese del campionato) e Teramo, invece, non ha cambiato le sorti della partita.
Gli obiettivi
Eppure, almeno sulla carta, le due compagini avevano lo stesso obiettivo: la promozione diretta. Un obiettivo che Palermo e Ternana hanno tentato di perseguire in modo diverso, con altrettanti risultati notevolmente differenze. Se i rossoverdi conducono a +11 sulla seconda, infatti, i rosanero da parte loro rischiano di farsi sfuggire di mano anche i play-off. Ma qualcuno è soddisfatto. Dare la colpa soltanto a chi scende in campo la domenica sarebbe probabilmente riduttivo. Forse sarebbe stato meglio ammettere che l’obiettivo primario del club di Viale del Fante, almeno quest’anno, non era certamente la Serie B.
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