La papera di Alberto Pelagotti in Avellino-Palermo è arrivata anche sotto gli occhi di Stefano Sorrentino. L’ex portiere, che qualche errore rocambolesco lo ha commesso nel corso della sua esperienza in rosanero, ha voluto rendere la mano all’attuale estremo difensore dei siciliani.
Stefano Sorrentino, qualche ora dopo il triplice fischio del match valido per la ventitreesima giornata di Serie C, ha infatti fatto squillare il telefono di Alberto Pelagotti. A raccontare i dettagli della chiacchierata, ai microfoni di Repubblica, è stato proprio l’ex portiere.
“Capisco lo stato d’animo di Alberto che se lo sognerà per tante notti. Ma non si deve preoccupare di nulla, solamente con il lavoro e pensando positivo si scrollerà di dosso un errore che può capitare. Dovrà cercare di isolarsi: indietro non si torna, ma andando avanti ci si può riscattare”. È ancora vivida nella sua mente, d’altra parte, la papera contro il Bologna. “Dopo la partita ero in aeroporto e continuavano a chiamare il mio nome per il volo, ma ero come perso nel vuoto, passi ore a ripensare quello che hai fatto. Ti resta l’amarezza e un peso sullo stomaco enorme per un errore grossolano. Dopo la partita ci siamo scambiati dei messaggi con Alberto, mi ha chiesto se avessi visto il suo errore e gli ho risposto di sì perché stavo proprio vedendo la partita. Gli ho scritto che deve tenere testa alta, petto in fuori e avanti tutta. Meglio un errore grosso che tanti piccoli. Per vincere la guerra — ha concluso Sorrentino — devi passare da tante battaglie e alcune può capitare di perderle“.
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