Cambia il Governo, ma bisogna andare avanti con i navigator e col Reddito di Cittadinanza. Questa è l’idea di Andrea Gattuso, coordinatore regionale della Nidil Cgil.
In esclusiva per i microfoni di TifosiPalermo.it, Gattuso ha parlato delle recenti proteste portate avanti dai sindacati per il rinnovo dei contratti dei navigator.
Malgrado il Reddito di cittadinanza sia arrivato nelle tasche di milioni di italiani, la stragrande maggioranza della popolazione ancora non ha capito cosa fanno i navigator. Perché è giusto tutelare il loro posto di lavoro?
“Negli ultimi mesi c’è stato un massacro da parte della stampa di questi lavoratori, dipinti come nullafacenti, inefficaci. Questo in realtà è smentito dai numeri forniti da ANPAL, su quella che è stata la loro azione, fondamentale per collocare molti percettori del Reddito di Cittadinanza in posizioni lavorative. Noi crediamo che questi lavoratori siano utili perché fanno un servizio che lo Stato non fa, ovvero quello delle politiche attive del lavoro“.
“Cosa sono le politiche attive del lavoro? In sostanza non deve essere solo il mercato ad autoregolare l’incontro tra domanda e offerta, ma con le politiche attive del lavoro c’è un ruolo attivo del pubblico nell’andare a ricercare i profili e le aziende che offrono dei posti di lavoro. Noi abbiamo chiesto che i navigator possano continuare a svolgere il proprio lavoro per almeno un altro anno. Loro sono entrati in servizio a luglio 2019, e dopo sei mesi hanno dovuto fronteggiare il periodo del Covid-19″.
“Oltre ciò, la Regione Sicilia non ha aiutato perché non c’è stato un coordinamento efficace tra i centri per l’impiego e questi lavoratori. Infatti molto spesso si sono trovati senza nemmeno una scrivania dove sedersi, o un luogo dove lavorare. Allo stesso tempo noi crediamo che si possa ripartire per il futuro delle politiche attive sul lavoro anche dalle loro professionalità, non dimentichiamoci infatti che sono ragazzi e ragazze con una Laurea Magistrale e che hanno superato una selezione pubblica non facile”.
Dunque è importante che il nuovo Governo continui a puntare sul Reddito di Cittadinanza?
“Assolutamente sì. Credo che se dovessero togliere il Reddito di Cittadinanza di punto in bianco, ci sarebbe una rivolta sociale impressionante. In questi mesi è stato un provvedimento che, pur nei suoi limiti, è riuscito a dare una risposta a tante persone che hanno perso il lavoro o si sono trovate in difficoltà”.
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