Parte da domani il vaccino per il personale scolastico, ma c’è un problema non irrilevante. Un prof su due infatti non potrà ricevere la somministrazione del vaccino AstraZeneca per via dell’età. L’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha stabilito che questa dose potrà essere inoculata in quei soggetti di un età compresa tra i 18 e i 55 anni. In Sicilia, sono troppi i “vecchietti” in tal senso.
I dati all’anagrafe, rappresenteranno dunque un ostacolo per l’immunizzazione degli insegnanti contro le varianti del Covid, che si stanno diffondendo anche nella nostra isola. Sopratutto quella inglese, la cui diffusione sarebbe alimentata e facilitata dai giovani liceali. I dati sull’età, sono resi noti dal ministero dell’Istruzione. Proprio in Sicilia, la media dell’età dei docenti si piazza sopra la soglia nazionale per effetto del loro ritorno postumo dal Nord, dove hanno svolto i primi anni di ruolo.
Di fatti, la maggior parte degli insegnanti sono rientrati sull’isola una volta raggiunta un’età superiore a quella che purtroppo richiede AstraZeneca per la somministrazione del farmaco. In Sicilia, circa 75.000 professori lavorano a tempo indeterminato nelle scuole. Di questi, 30.000 non potranno ricevere la dose del vaccino perchè superano i 55 anni di età. In sostanza, nella nostra regione 4 professori su 10 potranno non riceveranno il farmaco anglo-svedese, in commercio come detto a partire da domani.
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