Il progetto presentato da Mirri illo tempore, ha subito una forte battuta d’arresto. Il presidente del Palermo, che aveva decantato la Serie A in 3-4 anni, ad oggi dopo due annate, vede la sua squadra a rischio playoff in Serie C.
Sabato sera il primo vero scossone: arriva l’esonero del tecnico Boscaglia. Ma la colpa era davvero solo dell’allenatore? Nel calcio, si sa, il primo e spesso l’unico a pagare è sempre il tecnico. Anche perchè è più facile sostituire un uomo che 23 giocatori o una triade di dirigenti. Ma Boscaglia verosimilmente sarà solo la prima tessera di un domino destinato a portar via con sè altre “teste”.
Se l’attuale società dovesse riuscire a vendere il pacchetto azionario a un nuovo investitore, allora l’addio di Sagramola e Castagnini sarebbe cosa certa. Ogni nuova proprietà porta con sè i suoi uomini, specialmente se l’anno prima è stato un fallimento sportivo. Se dovesse restare Mirri con o senza Di Piazza, a quel punto bisognerebbe comunque pensare a un rinnovamento. Perchè la colpa non può e non deve essere solo di Boscaglia.
Premesso che ritenevo e ritengo tutt’ora un’ottima scelta quella del tecnico gelese, ma chi lo ha preso è giusto che si assuma le proprie responsabilità. Così come chi ha scelto uno per uno dei giocatori che non sono riusciti a dare il giusto contributo per puntare alla promozione. In estate è plausibile pensare che sarà una vera e propria rivoluzione.
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