A.A. chiama D.M. per TSL: ma non sarebbe meglio un bel TSO?

Ricordate l’intercettazione di qualche mese fa tra Rosalia e Agata che ci era capitata sottomano così per caso? Oggi c’è successa la stessa cosa ma addirittura pare che si parli di qualcosa di davvero esplosivo.
Non siamo riusciti ancora a capire bene chi siano i protagonisti ma stiamo indagando. Nel corso della telefonata uno dei due non ha voluto rivelare il suo nome ma si è limitato alle sue iniziali che a quanto pare sarebbero A.A. mentre l’altro pare si chiami D.M ed abbiano diverse conoscenze in comune.

A.A. ha chiesto a D.M. notizie su questa squadra che avendo colori unici al mondo gli piacerebbe coinvolgere in un grande, grandissimo enorme progetto chiamato TSL.
A.A. ha detto a D.M. che ha pensato al Palermo perché da piccolo gliene parlava il nonno, che era amico di un nobile siciliano, di cui non ricorderebbe il nome perché troppo lungo, che sarebbe stato anche fidanzato con una sua zia, e in tempi più recenti il cugino che ha come seconda squadra proprio quella con questi colori che per il loro progetto potrebbe avere un enorme appeal.

Ecco la griglia play off dopo i crolli di Catania e Foggia e col Palermo nono

The SuperLeague – Quelli con la puzza sotto il naso…

D.M. da inguaribile romantico con educazione ha ascoltato ma alla fine ha declinato l’invito forse perché a quelli con la “puzza sotto il naso” preferisce quelli più genuini e veri come lo era una volta lo sport più bello del mondo.
Insomma dopo una lunga conversazione quello che abbiamo capito è che A.A. e i suoi amichetti avrebbero deciso di “fare una magia” facendo scomparire una cosa bellissima per trasformarla in una cosa strana che potrebbe piacere solo a pochi eletti. Ma si sa del resto ai magnati della massa interessa ben poco, a loro quello che importa è solo il proprio tornaconto. Però forse dovrebbero fare attenzione perché “cosa strana” potrebbe essere così strana da finire per far “schifo” a tutti, ma proprio a tutti.

The SuperLeague

Ma si abbiamo deciso di scherzarci perché a noi, ma non solo a noi, questo “nuovo calcio” fa davvero ribrezzo e crediamo che tanti come noi se non fosse per il Palermo avrebbero già da un pezzo deciso di non seguirlo più.
Se è questo l’obiettivo di lor signori, sappiano che sono vicini al suo raggiungimento ma a quel punto saranno volatili per diabetici.

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