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La nascita della Superlega può complicare la cessione del Palermo. Ecco perché…

PREMESSA: Quello che leggerete è uno scenario nero dove dello splendido rosa delle maglie del Palermo si intravede davvero poco.

Dopo una stagione come quella che si avvia a conclusione, in molti avranno pensato che “più scuro di mezzanotte non può fare” ed invece ahinoi temiamo che non sia così.
Scoppiata la “bomba” Superlega abbiamo iniziato a ragionare su quello che potrebbe essere l’impatto sull’immediato futuro del Palermo. E la conclusione alla quale siamo arrivati non è per nulla piacevole.

La situazione in casa Palermo

Tutti quanti conosciamo bene la situazione economica in casa rosanero e le difficoltà della società presieduta da Dario Mirri, accentuate dai disastri causati dal Covid. Sappiamo perfettamente che anche per l’imminente uscita di scena del socio ed ex vice presidente Tony Di Piazza servirà qualcuno che possa rilevare le sue quote, così come sappiamo bene che lo stesso Mirri potrebbe cedere il suo 60% se trovasse qualcuno seriamente interessato. Ed anche per questo nelle scorse settimane è stato dato mandato alla banca d’affari americana Lazard.
La nascita della Superlega però riteniamo che possa bloccare tutto, quantomeno per il momento ma temiamo anche per il futuro e proveremo a spiegarvi il perché, partendo proprio dal perché qualcuno oggi dovrebbe essere interessato ad acquistare il Palermo. Perché, appunto?

Vanno all’asta i beni del vecchio Palermo, si potranno acquistare fino al 4 maggio

Una volta i proprietari delle squadre di calcio erano per lo più imprenditori locali, possibilmente tifosi che decidevano anche per passione di entrare in questo mondo. Negli anni però è cambiato tutto o quasi e chi si è avvicinato al pianeta calcio lo ha fatto quasi sempre esclusivamente per business, ma ci sta.

I diritti Tv

Sono diversi, secondo noi, i motivi che spingono un imprenditore, piuttosto che un fondo a tentare questa avventura. I diritti tv in cima a tutto, del resto è innegabile che Sky sia da anni il “principale azionista” praticamente di tutte le società, poi i ricavi derivanti dagli incassi al botteghino, anche se in serie A per molte società diventano marginali, il marketing e il merchandising e ultimo ma non ultimo la visibilità che dà il calcio che spesso torna utile ad imprenditori che magari prima erano sconosciuti alla massa.

Tutto questo con la nascita della Superlega verrebbe meno. I diritti tv non varrebbero più quasi nulla e a cascata non si venderebbe più pubblicità ed anche il merchandising non avendo le squadre alcun appeal colerebbe a picco.

Detto ciò quindi ci sembra molto chiaro che diventerà impossibile trovare qualcuno disposto a rilevare il Palermo, altro che fondi, arabi, Ferrero e chi più ne ha più ne metta. Sul pianete terra esisterà ancora qualcuno che voglia e possa riportare la squadra rosanero su quei palcoscenici a cui ci eravamo abituati ma che purtroppo rischiano di non esistere più?

P.S. E’ chiaro che per l’amore che abbiamo verso il Palermo speriamo di non aver capito nulla e quindi di esserci completamente sbagliati. Speriamo…

 

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