Intervistato dalla Federazione polacca, Radoslaw Murawski ha parlato del suo processo di maturazione al Palermo che in poco tempo l’ha portato ad essere un punto di riferimento per la squadra di Stellone. Queste le sue parole: “Dobbiamo ricordarci di non scottarci. Non dimentichiamo cosa è accaduto la scorsa stagione. Un anno fa ci siamo ritrovati a sette punti di vantaggio dalla terza e abbiamo mancato la promozione. La strada è lunga, dobbiamo allenarci duramente e rimanere concentrati. Sappiamo quali minacce nasconda il pensare di avere già raggiunto l’obiettivo”.
Inoltre il centrocampista ha anche parlato dei suoi obiettivi personali: “So di giocare in Serie B e nel mio ruolo ci sono giocatori che giocano in A o comunque in categorie superiori. Il mio primo obiettivo è la promozione col Palermo, il secondo è essere un titolare in Serie A e il terzo sarà una conseguenza naturale. La promozione è una questione di prestigio, quella dello scorso anno è stata una pillola amarissima e mi sarei preoccupato se non ci fosse stato un piano per la promozione. Abbiamo fallito un anno fa, ma gli obiettivi non sono cambiati”.
Murawski si è soffermato anche sul clima piacevole di Palermo e dei suoi momenti di relax, lasciando anche qualche commento sul modo di guidare dei palermitani: “So che tempo fa adesso in Polonia, mia moglie è ancora lì e mi ha parlato di grandi nevicate. Ora, in Sicilia, invece il tempo è molto bello, c’è abbastanza caldo e il sole splende. Vivo fuori Palermo, da casa mia posso vedere il mare e quindi non c’è nulla di cui lamentarsi. Ho trovato un posto dove, dopo l’allenamento, posso rilassarmi e non sentire il rumore della città“ – e conclude – “Ci sono dei contro? Non saprei dire, sicuramente qui in Sicilia ci sono delle regole stradali diverse. All’inizio ho pensato di dover avere gli occhi anche dietro la testa. A volte capita che, in attesa al semaforo, alzo gli occhi dal volante e tutti i scooter passano avanti nell’attesa che scatti il verde“.
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