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Un Palermo in economia e competitivo? Si può fare. Ecco come…

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Un Palermo in economia e competitivo? Si può fare. Ecco come…

È un momento difficile per l’economia italiana e lo era già prima che il covid ci mettesse più di uno zampino. Ovviamente tutto ciò ha una ricaduta anche nel mondo del calcio per cui non sappiamo se la banca d’affari Lazard riuscirà a trovare un socio che rilevi le quote di Di Piazza o un acquirente che prenda l’intero pacchetto azionario.

Non è facile che un club di serie C possa attirare le attenzioni di qualche facoltoso imprenditore disposto ad investimenti importanti. Se questa ipotesi non dovesse verificarsi si può costruire una squadra in economia ma che abbia anche l’obiettivo di lottare per la promozione? L’attuale società quest’anno ha speso circa 8 milioni di euro all inclusive, comprensivi cioè di ingaggi, trasferte, spese per il personale, etc. etc.

Lo scorso torneo, quello di D, si è chiuso con un passivo di poco superiore a 1 milione ; fatti un po’ i conti in tasca, dei 15 milioni di budget versati per il progetto triennale ne restano in cassa poco meno di 6. Cioè meno di quanto è stato speso in questa stagione. Ovvio che dovrà operarsi un taglio agli ingaggi più pesanti e confidando anche nella riapertura dello stadio, dunque del botteghino o in qualche entrata pubblicitaria, facendo i conti con grande attenzione si può affrontare la nuova stagione, senza però pensare a spese faraoniche.

È ovvio che non potranno farsi spese straordinarie in sede di mercato o nel monte ingaggi. E allora come si può costruire una squadra in economia ma che al tempo stesso possa essere competitiva? Partendo dagli uomini attualmente in organico, operando qualche cessione da ingaggio pesante e valorizzando di più i giovani promettenti attualmente in rosa.

Analizziamo i reparti singolarmente. La difesa sembra abbastanza coperta con elementi come Accardi, Marong, Peretti, Doda, Almici a cui affiancare Crivello (vista la palermitanità) ed uno fra Marconi, Lancini o Somma. Elementi che potrebbero garantire sia una difesa a 3 che a 4. Unico innesto da fare, un terzino sinistro.

Il centrocampo non ha bisogno di grossi stravolgimenti: si perderà Palazzi (che andrà sostituito) ma gente come De Rose, Odjer, Luperini e Broh possono considerarsi affidabili per la categoria.

Attacco: Valente, Floriano, Silipo, Kanoute e Saraniti sono da confermare. Capitolo Lucca: se parte, sostituirlo utilizzando la somma ricevuta, altrimenti l’intervento potrebbe essere di minor spessore. L’ideale sarebbe cederlo ad una compagine di A e farselo ridare in prestito per un anno! Restano da integrare i vuoti lasciati da Rauti e possibilmente Santana.

Onde evitare inutili polemiche, ricordiamo che stiamo ragionando nell’ottica di una squadra da costruire con grande attenzione al bilancio e tenendo presente risorse limitate compromesse da due anni di covid.

Anche dalla C possono arrivare buoni giocatori, di categoria e con ingaggi non certo pesantissimi. Insomma, per certi versi, sarà un mercato più difficile dello scorso anno e ci vorrà tutta l’abilità di chi è deputato alla costruzione della squadra. La competenza e la conoscenza di giocatori di categoria, diventano fondamentali. Insomma, se possibile, si provi ad imitare il modello Cittadella

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