La variante Delta, indiana, del coronavirus, mette in allerta tutti gli esperti. Soprattutto per come essa sia anche presente in Inghilterra, e come non venga facilmente rilevata o bloccata da alcuni vaccini. Ma ciò che forse ha del clamoroso… è che i tifosi del Galles potranno comunque arrivare in Italia, indisturbati… o quasi.
Il timore è che tra i 400 e i 500 tifosi gallesi previsti all’Olimpico, qualcuno possa essere portatore della variante Delta che sta mettendo in soggezione il mondo intero. Da qui forse l’errore più grande, quello che sta a monte.
L‘Ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che obbliga la quarantena per chi arriva dall’Inghilterra, di cinque giorni, scatta solo da lunedì. Dopo che la partita sarà già terminata e i tifosi arrivati in Italia.
L’unica possibile arma per bloccare quindi in anticipo possibili arrivi della variante sono i test antigenici condotti in aeroporto. Ma il problema è rilevante: questi non riescono a riconoscere la variante.
Un problema non da poco in vista della gara. In arrivo un grande afflusso di gente e questa situazione delicata probabilmente doveva esser gestita diversamente. Da qui la perplessità degli esperti, tra cui anche Gianni Rezza, il direttore della prevenzione che dichiara a Sky Tg24:
“Probabilmente quando si fa una ordinanza di questo tipo bisogna dare del tempo per applicarla per non bloccare le persone nel momento in cui arrivano in Italia, ma le persone che arrivano devono essere testate senza dubbio”.
La variante Delta resta una minaccia concreta, come ricorda anche il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, il professore Silvio Brusaferro: “Vengono segnalati in Italia focolai di varianti, anche da variante Delta che possono eludere i vaccini. Questi focolai devono essere monitorati con attenzione e ciò implica anche una grande attenzione nel tracciamento e nel sequenziamento. Proprio individuazione dei casi, tracciamento e vaccinazione sono gli elementi che ci consentono di affrontare questa situazione”.
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