La procura di Palermo aveva accusato il patron Maurizio Zamparini di riciclaggio e autoriciclaggio, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal Procuratore Francesco Lo Voi, dai pubblici ministeri Dario Scaletta, Francesca Dessì e Salvo De Luca.
Inizialmente l’arresto di Zamparini era stato rigettato dal giudice per le indagini preliminari (Gip) Fabrizio Anfuso, ad inizio estate.
La Procura di Palermo aveva fatto ricorso e il 5 ottobre del 2018 il Tribunale del Riesame aveva accolto il ricorso disponendo gli arresti domiciliari.
Ovviamente Zamparini aveva fatto ricorso e quindi il provvedimento non era stato esecutivo fino al pronunciamento della Cassazione che oggi, purtroppo per l’imprenditore friulano, è arrivato stabilendo che dovrà essere sottoposto alla misura cautelare.
Ai tempi della sentenza del Tribunale del Riesame, Zamparini, nell’annunciare il ricorso alla Cassazione, aveva anche dichiarato: “Ho incaricato i miei legali di Londra di portare il mio caso, per quanto sta accadendo con la Procura di Palermo, davanti al Tribunale Internazionale dei Diritti dell’Uomo. Non chiederò i danni, ma la tutela della mia immagine di uomo profondamente onesto e lontano mille miglia dai reati che vengono ipotizzati”.
Che sia questo il nuovo Tribunale a cui intende appellarsi l’ex Patron rosanero?.
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