L’europeo di calcio 2020 passerà alla storia visto il suo contesto storico baciato dal Cvodi-19, e proprio per questo, Andrea Costa, sottosegretario al ministero della Salute, ha parlato dopo i diversi casi di variante Delta e della preoccupazione per i previsti 60mila tifosi allo stadio Wembley per le semifinali di Euro 2020.
Ecco le sue parole: “Pensare a 60mila tifosi dentro uno stadio in Inghilterra un po’ di preoccupazione la provoca. Mi auguro che ci siano delle riflessioni di responsabilità, nella consapevolezza che l’obiettivo di tutti gli Stati deve essere quello di tutelare la salute. Dobbiamo avere la consapevolezza che siamo ancora dentro una pandemia e in una situazione di emergenza che va affrontata con decisioni d’emergenza, talvolta da prendere anche in tempi ristretti. Il governo inglese? Fu proprio Jonhson e l’esecutivo britannico due mesi fa a dire che forse non sarebbe stato opportuno giocare più partite in Inghiltera. Oggi il contesto è cambiato e penso che una riflessione di buon senso può essere fatta anche adesso, magari valutando l’ipotesi di individuare altre sedi per le partite. Mi rendo conto di tutti gli interessi intorno all’evento, ma dobbiamo mettere assolutamente al primo posto la tutela della salute pubblica, garantendo lo svolgimento degli eventi. Se l’Uefa avesse preso in esame l’ipotesi di cambiare sedi, sarebbe stata un’ipotesi di buonsenso e razionale”.
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