Cadono gli altri gravi capi d’accusa, ma l’ex patron non evita le misure cautelari
“E’ una vergogna. Così mi ringraziano?”
La Cassazione dà l’ok agli arresti domiciliari dell’industriale
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
Paolo Vannini ripercorre la turbolenta giornata di ieri che ha investito l’ex patron rosanero
“Il tristissimo declino di Maurizio Zamparini: da ieri per l’ex patron rosanero è esecutiva la misura restrittiva degli arresti domiciliari…Non si tratta comunque di una sentenza definitiva: ora ci sarà prevedibilmente il rinvio a giudizio e inizierà un processo per quelle accuse. Nelle more, la difesa dell’ex presidente chiederà di revocare la misura degli arresti domiciliari puntando sul fatto che nel frattempo è avvenuto il passaggio di proprietà e dunque non esisterebbero più le esigenze cautelari..E’ l’evoluzione di una vicenda che si trascina da circa 5 anni, coi primi dubbi affiorati per la spregiudicata operazione di cessione del marchio del Palermo ad una società comunque riconducibile a Zamparini (la Alyssa), che permise ai bilanci del club di figurare in regola. Ne seguirono lunghe battaglie legali, perquisizioni nella sede sociale e a casa del patron… la società Palermo calcio esce quasi rinfrancata dall’intervento della Suprema Corte. La Cassazione ha infatti dichiarato inammissibili gli altri ricorsi inoltrati dalla Procura relativamente al sequestro di somme dello stesso ex presidente (99.000 euro) e di 1,2 mln di euro presso le casse del club. Il timore che l’inchiesta per riciclaggio (reato escluso al momento) colpisse duramente il Palermo addirittura per la somma di 50 mln è ora molto più lontano, anche se questo ramo della vicenda sarà trattato il 14 marzo“.
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