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Sicilia, vaccini a rilento: così l’immunità di gregge slitta di 4 mesi

coronavirus

La Sicilia va a rilento sul fronte vaccinazioni. Non sono bastate le iniziative, gli Open Days, le aperture di diversi hub vaccinali in qualsiasi posto e a qualsiasi ora del giorno e della notte. La nostra regione resta la peggiore per numero di vaccinati di tutta l’intera Penisola. In particolare desta preoccupazione la fascia over 50: l’isola è la peggiore in assoluto per numero di immunizzati dai 50 anni in su, penultima, invece, per quanto concerne gli over 90.

Al momento sono 586.073 i siciliani che non si sono recati presso gli hub vaccinali per ricevere la prima dose del vaccino. Di questi, il 35.7%, vale a dire 262.541, tra i 50 e i 59 anni. E’ necessario accellerare, quindi. Per questo motivo giovedì scorso è partito un Open Day per “svegliare” anche gli over 60 non ancora vaccinati, che potranno recarsi negli appositi centri senza prenotazione e immunizzarsi con i sieri PfizerModerna. Analoga iniziativa è quella che scatterà martedì e che coinvolgerà però i ragazzi dai 12 anni in su.

I dati confermano comunque che c’è stato un rallentamento nelle vaccinazioni: il 12 giugno la percentuale di chi aveva ricevuto almeno una dose di vaccino era dell’1,05%, mentre oggi l’indice si è abbassato allo 0,64%, uno dei peggiori in Italia. Vengono somministrate sempre meno dosi (dalle 59.910 del 5 giugno alle 30.061 del 2 luglio) e di questo passo l’immunità di gregge in Sicilia slitterà di almeno 4 mesi. Almeno un mese in ritardo rispetto alla data prevista dal Governo nazionale.

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