Sette sub hanno ritrovato circa 2.500 chili di pneumatici, i quali erano stati abbandonati e successivamente recuperati sui fondali del porto di Marsala; i 7 sub fanno parte dell’associazioni “Marevivo” ed “EcoTyre”.
Le due associazioni Marevivo ed EcoTyre, spiegano: “Sono rifiuti che se lasciati in natura sono classificati come permanenti, cioè non si deteriorano, rimangono in mare o in natura per centinaia di anni“.
Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo ha difeso l’ambiente dopo l’accaduto dichiarando: “La nostra attenzione ai temi dell’ambiente, dell’ecosostenibilità e dell’economia circolare è molto forte e ogni campagna, ogni iniziativa che va nella direzione del prendersi cura del pianeta non può che trovarci pienamente disponibili. Proprio in questi giorni, Marsala ha ottenuto, come comune capofila, un finanziamento per il progetto Green City che, mettendo in rete varie comunità comunali del Mediterraneo, vuole promuovere soluzioni per affrontare temi come il riscaldamento globale e l’inquinamento a partire dai territori, dalle città”.
Carla Picardi, comandante del Porto di Marsala, ha detto: “L’’importanza di attività di questo genere non sta solo nel rimuovere i materiali che inquinano i nostri mari, ma anche e soprattutto nel sensibilizzare i cittadini sul tema della tutela ambientale”.
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