Un’acuta riflessione dell’agente FIFA Paolo Tricoli, illustra ai microfoni di TuttocalcioCatania la vera difficoltà della Lega Pro, il perché sia difficile vincerla, quali siano i paletti e il tema ampio che riguarda i giovani.
Ecco le sue dichiarazioni:
“Il problema della C è che non è facile vincerla. Tra i professionisti è la categoria più difficile in assoluto perché ci sono talmente tante incognite e restrizioni, rose limitate. Ai miei tempi c’erano squadre con 32 calciatori in rosa e questo ti permetteva anche di sopperire ad un eventuale numero elevato d’infortuni. Secondo me ognuno a casa sua, garantendo i costi e gli impegni economici, dovrebbe fare ciò che vuole con i propri soldi. I club dovrebbero essere in grado di decidere loro chi prendere, come e quanto pagarlo. Nei primi anni del 2000 c’erano mediamente 2-3 giovani in gruppi di 30 giocatori, e se questi giovani giocavano la maggior parte di essi saliva dalla C alla A. Oggi le squadre sono strapiene di ragazzi, la maggioranza di loro non fa il salto e quando smettono di portare contributi economici ai club non li guarda più nessuno. Poi, statistiche alla mano, spesso smettono di giocare a calcio o abbandonano il professionismo. Ci deve essere l’interesse di lavorare il giovane, piuttosto che usarlo come bancomat. Il numero di giovani che arrivano ai livelli alti di A e B provenienti dalla C è molto basso”.
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