Gli inglesi dove sono? – (GdS)
Questo il titolo dell’editoriale di Carlo Brandaleone che sul Giornale di Sicilia suggerisce la necessità di fare un paio di operazioni sul mercato per non rischiare l’epilogo della scorsa stagione. Ma anche per dare un segnale concreto della loro esistenza e presenza, al di là di comunicati, post e roba simile. Fatti concreti, scrive il giornale.
“La svolta (forse) c’è stata ma non si vede per niente. Pochi soldi in cassa e allenatore alla sbarra dopo le prime sconfitte. Qualcuno potrà dire: ma questi inglesi cosa sono venuti a fare? L’idea che vogliano fare le cose con calma, mettere prima ogni tessera al proprio posto sul piano formale e poi iniziare a lavorare davvero è suggestiva ma c’è un piccolo problema: il Palermo deve andare in A.. Dunque alla proprietà inglese rappresentata da Facile restano tre giorni per dimostrare di essere venuti a Palermo per portare avanti un progetto, anzi per essere davvero venuti a Palermo.
…. una proprietà solida e lungimirante non può lasciare tutto sulle spalle di Foschi – una specie di ministro senza portafogli- limitandosi a ingaggiare un norvegese senza storia che non gioca da luglio e che non conosce il calcio italiano. Insomma, in questi tre giorni capiremo di che pasta è fatta questa nuova proprietà, …. Se il 31 gennaio passerà e nulla sarà fatto per migliorare questo Palermo, gli inglesi avranno perso una buona occasione per dimostrare che quelle parole gettate lì quasi per ripicca di Foschi («Non contano niente») non erano poi solo il frutto di uno sfogo per essere stato scavalcato nella trattativa per Paganini”
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