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Palermo, numeri e aneddoti di un mercato accurato. Adesso i risultati…

Mercato - Palermo

Non è ancora finito il mercato del Palermo, ma oggettivamente c’è poco altro da aspettarsi soprattutto in entrata. Gli ultimi giorni sono sempre infuocati e non ci sentiamo di escludere che possa arrivare un altro colpo, a condizioni favorevoli, proprio al suono della campanella, ma in linea di massima la dirigenza ha già svolto il suo lavoro. In uscita, come vi abbiamo raccontato in un nostro precedente articolo, restano da piazzare Crivello e Somma. Broh, invece, potrebbe restare in rosanero se non arriveranno offerte importanti o il giocatore accettasse il ruolo nell’attuale organico.

Tesoretto di 2,10 milioni, mercato in uscita positivo

Quello del Palermo è stato sicuramente un mercato accurato, se è vero che è già possibile tracciare una linea di giudizio. Solo una, visto che l’intero blocco geometrico sarà poi completato dai risultati, come sempre unici giudici supremi in questo sport. Studiato, quanto meno nelle idee e nei numeri. In uscita il ricavo è stato di 2,10 milioni di euro, tanto è costato Lucca al Pisa a titolo definitivo. Le altre cessioni sono state quelle di Saraniti, Fallani, Kanoutè, Martin, Florio, Matranga, Corrado, Palazzi e Rauti, dalle quali il club di viale del Fante non ha però ricavato un solo euro.

La “storia” delle cessioni

Sono state rescissioni consensuali quelle di Kanoutè e Saraniti rispettivamente passati ad Avellino e Taranto (contratti biennali entrambi). Ritorni naturali dal prestito sono stati invece quelli di Rauti, Fallani, Palazzi e Corrado. Svincolati, infine, Martin, Florio e Matranga, ancora in cerca di una squadra per la prossima stagione. Il Palermo ha perso anche il suo capitano Santana, che si è ritirato a fine stagione e avrà un ruolo nel settore giovanile. Tanti giocatori, come è normale in Lega Pro, hanno fatto ritorno alla base, molti invece hanno rescisso il contratto. La ciliegina è come detto il tesoretto ricavato dalla cessione di Lorenzo Lucca.

Mercato giusto nelle idee: 7 acquisti, zero spese, buona qualità

10 sono state dunque le separazioni (aspettando la situazione di Crivello e Somma), 7 invece i nuovi acquisti, anche questi ragionati. E’ chiaro che da un punto di vista tecnico non ci si possa sbilanciare più di tanto: vedere per giudicare, si dice sempre. Ma almeno dal punto di vista numerico e, in alcuni casi anche qualitativo (almeno sulla carta, come nel caso di Fella), non si può dire che la dirigenza non abbia ascoltato il suo allenatore o non gli abbia dato una squadra competitiva. Il valore degli acquisti (da transfermakt) si aggira intorno ad 1,58 milioni di euro e l’età media dei nuovi innesti è di 24,9 anni. Di fronte al valore dei cartellini, le effettive spese sono state pari a zero (non considerando gli ingaggi). I 3 attaccanti, insieme, dovrebbero poi riuscire a superare i 13 gol di Lucca in campionato (come minimo).

Giron è arrivato a titolo definitivo dal Bisceglie, con cui aveva rescisso il proprio contratto, firmando fino al 2023. Prestiti sono tutti gli acquisti d’attacco: Fella (prestito annuale con diritto di riscatto), Brunori (prestito secco, un anno), Soleri (prestito annuale con diritto di riscatto). Dall’Oglio è arrivato dopo aver rescisso con il Catania, a zero, firmando un contratto di un anno. Prestito anche per Buttaro dalla Roma.

Squadra esperta e puntellata, aspettando il campo…

Alla fine della sessione, tra due settimane (salvo capovolgimenti negli ultimi giorni), il Palermo sarà una delle squadre più esperte del girone C con un’età media di 26,8 anni e la 3° in assoluto per valore rosa, pari a 5,60 milioni di euro, circa 30.000 in meno rispetto allo scorso anno, ma con una Ternana e un Lorenzo Lucca in meno (non proprio due dettagli). Il Palermo è la squadra che ha comprato meno, tra l’altro, in tutto il girone C: sintomo di come la squadra fosse già al completo e l’esigenza era soltanto quella di puntellare la rosa.

Nel calcio si vince e si perde, Lucca doveva andare via

Numeri, conti e aneddoti, che fanno capire come il mercato rosanero sia stato studiato bene, almeno dal punto di vista finanziario e numerico. Stiamo parlando infatti di una squadra che è completa in ogni reparto e che può alternare, in base alle caratteristiche dei giocatori, almeno 2 o 3 moduli diversi. Vincere è un’altra cosa, certo, ma non si può dire che la dirigenza non abbia fatto il proprio dovere. Che dire poi della cessione di Lucca? Impossibile rifiutare 2,10 milioni, neanche avesse fatto 30 gol in campionato, con i tempi che corrono (non solo in casa Palermo). Nel calcio, tanto, si vince e si perde per dettagli. Ma le idee giuste, quelle che ha avuto il Palermo, dovrebbero quanto meno astenere i tifosi da ogni critica (utopia?).

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