Di Manuele Nasca
Domenica alle 21 allo stadio Renzo Barbera avrà inizio ufficialmente la “nuova” stagione dei rosa, dopo due settimane che hanno avuto poco contatto con il rettangolo verde. Il Palermo è chiamato a rispondere sul campo e dimostrare di essere più forte delle questioni extracalcistiche che in questo breve periodo hanno attorniato squadra e società. Due settimane intense per l’allenatore romano Stellone che ha avuto tutto il tempo necessario per lavorare e trasferire il suo credo calcistico nella testa dei suoi calciatori; obiettivo la ricerca di quella identità mai trovata nelle precedenti gare. Cosa é questo Palermo? Beh, difficile oggi dare una risposta certa. Sicuramente la partita di domenica potrà dare le prime sceneggiature di un nuovo film, di una nuova storia, che ci auguriamo sia capace di rinvigorire un Barbera che negli ultimi anni è diventata una casa troppo comoda per gli avversari, ed ha invece sgomentato quei pochi affezionati tifosi che ancora la frequentano. Cambiare rotta é possibile, a partire da domenica, contro un avversario che non si deve sottovalutare nonostante il solo punto conquistato nelle ultime tre gare,frutto probabilmente delle tante cessioni che hanno inevitabilmente indebolito la rosa. Il Palermo ritroverà disponibili Falletti e Rispoli, che dopo settimane di convalescenza, è pronto a dare il suo contributo, il suo carisma e la sua personalità. Forse quello che serve a un Palermo a volte con poca rabbia in campo. Superiore sulla carta è il valore tecnico dei rosa rispetto ai calabresi guidati da Stroppia, ma nel calcio questo conta poco, come ha dimostrato ampiamente il buon Eugenio due settimane fa. L’ auspicio (o l’utopia), è vedere uno stadio colorato, gremito di tifosi in quel Barbera che un tempo chiamavamo casa.
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