Un Palermo povero di tifosi reali ma ricchissimo di tifosi virtuali
Quando sabato pomeriggio l’ufficio stampa del club rosanero ci ha comunicato il numero dei biglietti venduti, 2119, per qualche secondo abbiamo pensato che ci fosse un errore di stampa o un errore di battitura. Insomma qualcosa che avesse alterato l’esatta consistenza di quanti erano allo stadio. In sostanza, non ci potevamo credere che solo 2119 avessero voluto assaporare la gioia del Barbera riaperto al pubblico dopo 18 mesi.
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Premesso che ognuno con i suoi soldi può fare quello che vuole, lasciateci almeno dire che vedere così poca gente al Barbera è stato desolante. Soprattutto se si considera l’astinenza a cui forzatamente i sostenitori del Palermo avevano dovuto sottostare per un anno e mezzo (538 giorni). Insomma senza troppi giri di parole diciamo subito che dopo tutto questo lunghissimo periodo ci aspettavamo che quegli 8750 posti disponibili da regolamenti, sarebbero stati quasi tutti riempiti. E questo non in virtù di un inguaribile ottimismo ma considerando il bacino di utenza e soprattutto quanti, dietro una tastiera, si professano accaniti e fortissimi tifosi rosanero.
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Il Palermo e i tifosi reali – A giudicare infatti da quanti ‘smanettano’ sui loro PC, sputando spesso sentenze inappropriate e inopportune, ci sarebbe da pensare che il seguito di cui gode la maglia rosanero è vastissimo. E probabilmente sarà anche così ma non è un seguito, un amore, una passione, forse è soltanto un interesse superficiale, un passatempo e per qualcuno probabilmente uno sfogatoio. Ecco perché sembrano crescere e moltiplicarsi quando le cose vanno male e diventare pochi quando le cose vanno bene o si è all’inizio di un nuovo percorso.
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Insomma soltanto 2119 spettatori presenti danno un’immagine davvero scoraggiante per la 5° città d’Italia e con una tifoseria, si dice, fra le più passionali della nazione. Si dice, perché poi la realtà, la conta dei numeri, dice il contrario. Una sola attenuante, la gara in pieno periodo di vacanze. Ma già domenica col Latina si capirà se quello col Picerno è stato solo un incidente o il trend normale a cui dovremo abituarci. E sarebbe un peccato, perché la squadra sembra competitiva.
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le attenuanti sono diverse oltre a quelle scritte nell’articolo una su tutte la paura di contagiarsi in un luogo affollato…e comunque le partite di coppa Italia non hanno mai avuto molto seguito anche in tempi migliori di questo!!
Io comunque ero e sarò sempre li a sostenere il mio “amore”
c’è anche da considerare il grosso numero degli ultrà che non ci saranno tutto l’anno secondo me
Grandissimo articolo!!!! Hai centrato in pieno il problema
Beh, il Picerno, con tutto il rispetto possibile, non è l’Avellino o il Bari. Aspettiamo prima di dare giudizi affrettati.
La solita storiella dei tifosi che non vanno allo stadio? Cangemi ti ricordo che due anni fa alla prima partita in casa in serie D contro il San Tommaso gli spettatori furono ben 16 mila.
E lo sai perchè in serie D c’erano tanti spettatori? Perchè la gente aveva capito che la squadra era la più forte del campionato e avremmo lottato per il primo posto.
Adesso la gente non ritiene questo Palermo cosi’ forte da puntare al primo posto, serve entusiasmo per portare la gente allo stadio. Mancano dieci giorni alla fine del calciomercato, sono sicuro che se il Palermo compra qualche giocatore forte per completare la squadra i tifosi prendono entusiasmo e ci andrebbero allo stadio. VOGLIAMO UNA SQUADRA DA PRIMO POSTO.
Non per tutti è possibile andare allo stadio e comunque ognuno è libero di seguire la sua passione come vuole ,inoltre etichettare come tifoso minore chi segue il palermo da casa mi sembra alquanto inopportuno.
Hai centrato il problema di questa città che per metà è strisciata e l’altra metà vuole la sicurezza del primo posto “roba da rabbrividire”. Troppo facile essere tifosi in serie A con Miccoli in campo. Non si vede in quei contesti la vera pessione del tifoso che si definisca tale
Chiaramente volevo dire passione