Ne è passato di tempo da quel 24 novembre 2013, quando il Latina fece bottino pieno al “Renzo Barbera”, quasi otto anni da quel momento, rimasto però indelebile per uno dei protagonisti della giornata. Categorie diverse, ma non diverse emozioni.
A parlarne nell’edizione odierna del “Messaggero” Jefferson, l’autore della rete che valse la vittoria. E che a pochi giorni dalla sfida, aiuta i nerazzurri, a pensare ad una nuova impresa. In quella giornata, in serie B, il Latina riuscì a ribaltare l’iniziale vantaggio di Hernandez, con le reti di Ghezzal e proprio Jefferson.
Era un Latina diverso, che si sarebbe giocato le proprie carte anche per salire in A, con Breda in panchina. Un Palermo diverso che quell’anno avrebbe annientato ogni record in B, per fare la fatidica scalata verso la massima serie.
Jefferson però ricorda quella gara: “Il successo di Palermo diede lo slancio al nostro gruppo, venivamo già da partite importanti, ma grazie a quella vittoria cambiarono anche le ambizioni. Capimmo che potevamo fare qualcosa di grande e fu così, peccato solo non essere riusciti a completare l’opera con la finale play-off con il Cesena, il mio più grande rimpianto della mia bellissima esperienza in nerazzurro“.
Uno slancio che avvenne anche a livello personale: “Inizialmente con Breda non avevo molto spazio, quel giorno in Sicilia non era a disposizione Jonathas, ma io e Ghezzal giocammo un’ottima gara, un trampolino di lancio non indifferente per la mia annata“.
Un’impresa per quel Palermo che poi volò in A, adesso la storia si ripete, contro una squadra di grande caratura: “Non conosco bene la squadra allestita quest’anno ma so che ci sono molti giovani interessanti che hanno entusiasmo. Proprio questa voglia di emergere potrebbe essere un’arma vincente all’esordio in C. Anche noi partimmo sfavoriti e poi riuscimmo a conquistare i tre punti in palio contro i rosanero. Auguro ai nerazzurri di poter fare un bel risultato e una stagione positiva“.
In conclusione non nasconde che sarebbe bello, un giorno ,tornare a vestire la maglia del Latina,
Una città e dei colori a cui il giocatore è rimasto profondamente legato.
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