È Serie C. Prendiamo i tre punti e andiamo avanti

Diciamolo subito a scanso di equivoci, questo è un campionato di terza categoria dove il risultato è prioritario. E da questo punto di vista questa sera c’è da stare contenti.

Se poi si vuol fare i sottili analizzatori di calcio, le cose stanno diversamente perché, diciamolo con la franchezza che ci ha sempre caratterizzato, il Palermo ha vinto ma anche questa sera non ha poi così convinto.

Questione di un paio di centimetri e probabilmente staremmo a parlare di una crisi profonda, di ore di consultazioni febbrili e di panchina traballante. La traversa che ha impedito al Campobasso di pareggiare è diventata la migliore alleata di Filippi in un pomeriggio che era nato in gloria e stava per finire con l’apertura di una crisi nera.

Il terzo gol di Brunori ha sistemato tutto ma non l’impressione generale che si è avuta della gara che il Palermo ha dominato per 25-30 minuti per poi mollare troppo presto a differenza di un Campobasso che partito molle e balbettante, ha preso coraggio fino a quasi meritare il pareggio.

Sulle sostituzioni probabilmente rifletteremo tutta la notte per capire alcune scelte del tecnico rosanero che ha tolto dal campo gli unici due giocatori in grado, in quel momento, di dare una svolta rispetto all’inerzia in cui si era incanalato il match con il Campobasso pericolosamente proiettato nella metà campo rosanero.

Insomma i tre punti servivano come il pane e dunque c’è da essere contenti ma per raggiungere la felicità aspettiamo ben altre prestazioni. E soffrire un po’ meno…

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