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Giuliana Cascone: “Scartata da Amici per una canzonetta senza senso”

Giuliana Cascone Amici

Giuliana Cascone, la polemica contro Amici, il video virale su TikTok e i propri panorami musicali. Nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di TifosiPalermo.it, la giovane cantante siciliana ha avuto modo di spiegare le proprie ragioni che l’hanno portata a pubblicare su TikTok un video fortemente polemico contro Amici di Maria De Filippi, storico talent show di Canale 5.

Innanzitutto presentati: chi sei, cosa fai nella vita e qualsiasi altra cosa tu pensi che sia importante da dire su di te.

“Sono Giuliana Cascone, ho 21 anni, sono siciliana, nello specifico di Ragusa. Da un anno a questa parte vivo a Roma perché ho iniziato a studiare al ‘Saint Louis College of Music’, sto studiando molto intensamente, lo faccio da quando ero piccola. Suono pianoforte e chitarra, ho iniziato a scrivere i miei testi da un paio di anni a questa parte. Da bambina ho partecipato a numerosi talent: ‘Ti Lascio una canzone’, ‘Lo zecchino d’oro’, ‘The Voice’, e non solo”.

Andiamo dritti al punto. Quel video polemico su TikTok contro “Amici”. Come mai questa critica?

“Ho seguito la prima puntata, e questo ragazzo (Inder, ndr) in particolare non mi è piaciuto, perché la canzone che ha portato è particolarmente trash. Amici fa entrare queste persone e non fa più entrare altri tipi di persone. E non parlo solo di me. Mi innervosisco quando vedo persone come me che hanno studiato tutta la vita e provano ad entrare in un talent che dà visibilità, e il talent invece preferisce gente del genere che porta un pezzo orecchiabile ma con un testo che non ha senso. La mia polemica – spiega Giuliana Cascone – era più che altro per questo: Amici negli ultimi anni dà spazio alle persone che vendono, il che non è sbagliato. Ma la musica può avere un senso anche se commerciale“.

@giulianacascone2scusate il disordine ma ho appena traslocato♬ suono originale – givsy

Secondo te il mondo discografico segue troppo le mode senza badare al talento?

“Sì, ma è anche giusto così. Io sono la prima ad ascoltare trap o rap. Solitamente le persone che rappano non sanno cantare, però hanno una bella mano e sanno scrivere, c’è sempre un minimo di talento nella maggior parte dei casi. Ma in questo ragazzo (Inder, ndr) non ho visto tutto questo, almeno finora. Un minimo di talento devi averlo, puoi fare musica anche senza aver studiato, ma devi avere delle capacità, cosa che non ho visto in questo ragazzo. E’ giusto che le case discografiche seguano le mode, ma lo facciano con criterio. A voler essere sinceri per me il problema non è nemmeno delle case discografiche, quanto della società stessa. L’ascoltatore medio si accontenta di canticchiare il ritornello che entra in testa, e non interessa ascoltare musica di qualità che trasmetta qualcosa”.

Giuliana Cascone va avanti anche se non è entrata ad Amici. Hai pubblicato un pezzo molto interessante l’anno scorso, “Il posto che non c’è”. Non chiedo di spiegare la canzone, ma magari raccontaci com’è nata e che storia c’è dietro.

“La canzone ‘Il posto che non c’è’ l’ha scritta un mio amico. A questo ragazzo ho raccontato la mia storia, e lui ha scritto un pezzo prendendo un po’ le parole che avrei voluto dire io. È nata in un pomeriggio, un po’ per caso”.

Se invece dovessi indicare una canzone che ti rappresenta, quale indicheresti? E quali sono i tuoi riferimenti musicali?

“Le canzoni che mi rappresentano sono i miei inediti, che ancora non sono usciti. Ne ho un 6-7 che ho scritto adesso, dopo aver maturato la mia esperienza e scrittura. Se dovessi paragonarmi ad un artista mi paragonerei con Billie Eilish, perché amo il Pop R&B, e spesso mi dicono che abbiamo il timbro molto simile. Indubbiamente poi per quanto riguarda il Pop cantautorale c’è Lucio Dalla, che è tra i grandi cantautori che mi hanno ispirato.

Dove ti vedi tra dieci anni?

“Il mio sogno è quello di fare la cantante, il che non vuol dire per forza avere fama e vendere dischi d’oro. Vorrei vivere con la musica, facendomi conoscere magari anche tramite i social. Tra dieci anni mi vedo all’estero, perché vorrei continuare lì i miei studi. Mi piacerebbe, se non dovessi riuscire a fare la cantante, lavorare nel mondo delle etichette discografiche”.

Pensi che la tua voce sia poco spendibile in Italia?

“Sì, per il concetto di società in generale. Molti mi dicono che non serve più la bella voce, però se diamo uno sguardo agli Stati Uniti e pensiamo ad artisti come Ed Sheeran, Beyoncé, e non solo, sono tutti artisti con una bella voce e sono originali, non fanno canzonette trash. Cosa che invece qua in Italia succede molto spesso, dunque penso che in America ci siano più possibilità per persone come me che hanno studiato e hanno competenze per fare musica”.

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