Torna a parlare Bruno Tedino, ex allenatore di Pordenone, Palermo e Virtus Entella tra le altre. Di seguito le sue dichiarazioni rilasciate a La Casa di C.
LE DICHIARAZIONI DI BRUNO TEDINO
“Ci sono dei gironi in questo momento che parlano abbastanza chiaro: ci sono già delle prime valutazioni da fare secondo il mio punto di vista, sul piano individuale è cresciuto il tasso tecnico. Invece sul piano atletico il Covid ha cambiato anche il percorso di preparazione delle singole squadre in estate”
“Il Padova è una squadra che ha tutto: parte da una rosa molto competitiva e delineata, costruita con un due giocatori per ruolo. La profondità dell’organico può essere fondamentale. Sulla carta hanno zero difetti – evidenzia – Hanno scelto giocatori, uomini e persone che potevano dare risultati. Hanno una piazza che spinge, un allenatore molto preparato. Poi nel calcio occorre lavorare ogni giorno e credo che il Sudtirol sia un’altra squadra destinata a rompere le scatole, diciamo così. Hanno un allenatore come Javorcic che è molto bravo”
Sul Bari afferma: “La dirigenza si è avvicinata al campionato con grande motivazione e un grande esborso finanziario-economico. Ci sono poi le esperienze che portano vantaggi. La squadra è stata costruita in una certa maniera e i risultati stanno arrivando”.
“La Reggiana ha una rosa impressionante, il Modena altrettanto. Sono due squadre che oggi hanno qualcosina in più delle altre. Parliamo di piazze molto importanti per tifoseria e blasone. Un’altra squadra forte è il Pescara, ha una guida capace come Auteri. L’Entella può inserirsi, ha un’ottima società, un ottimo organico e un allenatore motivato”
“Sto studiando e mi sto aggiornando. Sto lavorando in particolare sui dettagli, non mi perdo una partita e ora bisogna fare così. Occorre studiare tutti e aspettare una chiamata, sapendo che occorre essere molto pazienti. Guardo circa 25 partite a fine settimana tra registrazioni e dirette. Ho un’ottima banca dati e oggi occorre essere molto allenatori, gestori e preparatori. Occorre essere più completi di una volta”. Con tre nomi che ammira con particolare attenzione in A: “Mi piace il dinamismo della Fiorentina, il modo di giocare del Milan, l’approccio alla partita dell’Atalanta. Poi c’è Spalletti, che in questo momento è il più versatile. Per me i sistemi di gioco vanno studiati, interpretati ma anche proposti. Occorre adeguarsi al materiale umano a disposizione”we
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