Turris-Palermo termina col risultato di 3-0 a favore dei padroni di casa. Di seguito ecco le pagelle della partita che ha visto uscire sconfitti i siciliani.
TURRIS-PALERMO: LE PAGELLE
PORTIERE E DIFENSORI
Pelagotti – 5,5: è senza dubbio il meno colpevole di questa Caporetto, ha pure parato un rigore e tuttavia non viene seppellito di gol per l’abulia degli attaccanti corallini.
Peretti – 4: pessima prova del giovane capellone che oltre a fare la bella statuina su Santaniello nel primo gol, vaga in piena confusione per tutta la gara.
Lancini – 4: ne combina di tutti i colori; sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare compreso l’abbattimento proditorio di Santaniello che provoca il primo rigore.
Perrotta – 5: forse il meno colpevole della squinternata difesa rosa di oggi ma non ha fatto nulla nemmeno lui per evitare questo disastro.
CENTROCAMPISTI
Doda – 4: è sembrato un extraterrestre capitato per caso su un campo di calcio della serie C. Appoggi sbagliati, contrasti falliti e per completare l’opera abbatte in area Franco che lo aveva saltato come un birillo.
De Rose – 4,5: inizia bene come sa fare lui ma dopo 15 minuti sparisce dal campo e il Palermo affonda.
Odjer – 4: al pari di De Rose comincia bene ma si perde. Anche lui nei meandri della mediocrità rimediando il solito cartellino giallo tanto che ad inizio ripresa non rientra in campo.
Giron – 4: ha prodotto solo confusione, imprecisione e errori indescrivibili.
ATTACCANTI
Floriano – 4,5: un quarto d’ora iniziale giocato discretamente, poi il nulla.
Fella – 4,5: sembrava un po’ più in palla oggi ma era un fuoco di paglia.
Brunori – 4,5: c’è voluta un’ora per vedere un solo tiro sull’esterno della rete, poi più nulla; lui non è e non sarà mai una prima punta.
I SUBENTRATI, L’ARBITRO E L’ALLENATORE
Dall’Oglio – 5: entra al posto dello spento Odjer ma cambia poco.
Silipo – 5: fa parte della rivoluzione in attacco di Fillippi ad inizio ripresa ma non incide se non per una sterile poca vivacità.
Soleri – 4,5: anche lui non combina granché così come Fella di cui prende il posto.
Luperini – 4,5: fa parte della mossa della disperazione di Filippi, ma naturalmente senza alcun risultato.
Corona – S.V.: stendiamo un velo pietoso su questo impiego.
Filippi – 4: questa squadra è apparsa spenta e senza spina dorsale soprattutto in difesa. E i cambi l’hanno se possibile peggiorata; e per una questione di principio teniamo fuori Somma e Crivello, pagati ugualmente fior di quattrini? Follia pura. Presidente Mirri… intervenga!
Arbitro Giaccaglia – 6: poco impegno per dirigere una partita che i campani hanno dominato.
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Carissimo Pino, vogliamo dedicare un piccolo commento su chi da due anni ha gestito e continua a gestire la parte tecnica di questa società? Mi sembra ingiusto scaricare tutte le colpe su un allenatore che, lo sapevamo tutti, non poteva avere le spalle tanto larghe per affidargli una missione impossibile.
Ma come giustamente dici nella parte finale “Mirri intervenga”, non mi spiego come mai un management che sta fallendo per il secondo anno consecutivo si trova ancora lì, senza essere messo in discussione. Forse bisognava pensarci prima, o forse questo è stato il motivo per cui sono sorte divergenze insanabili fra il presidente e l’ex socio americano. O forse sono intoccabili per motivi che non conosciamo.
Intanto la realtà è una sola. Perché se questa squadra non arriva al primo posto (e oggi è assai improbabile che ciò accada), per andare in serie B deve passare dalla lotteria di uno su ventotto ce la fa, con annesse e connesse scarse probabilità (anche perché si devono vincere tutte le partite). E se non va in serie B l’anno prossimo è acclarato che questa dirigenza non può andare avanti per il semplice fatto che Mirri, parole sue, non vorrà/potrà mettere più soldi. Che significa che se non si trova qualcuno che ricostruisca tutto daccapo possiamo fare un altro bando per la serie D possibilmente con un sindaco nuovo.
E dire che i soldi c’erano, 15 milioni veri. Che nemmeno Ferrara e Polizzi li avevano avuti per vincere in serie C.
Filippi non ha mai dato un gioco, la squadra gioca senza idee, le vittorie sono frutto dell’invenzione dei singoli giocatori.