Affonda il Palermo a Torre del Greco contro la Turris. Al “Liguori” i padroni di casa vincono e convincono. Poco carattere da parte dei rosanero, che nonostante i numerosi eventi favorevoli (due rigori sbagliati e numerosi annullati ai campani), non sono riusciti in alcun modo a reagire. La figuraccia è servita.
Il primo tempo di Turris-Palermo
Le tante assenze pesano su Giacomo Filippi, che tra squalifiche (Buttaro) e infortuni (Accardi, Marconi, Valente e Almici) ha le scelte obbligate, soprattutto in difesa. Il reparto arretrato, ad ogni modo, resta a tre: davanti a Pelagotti linea composta da Peretti, Lancini e Perrotta. A centrocampo confermata la coppia formata da Odjer e De Rose, con fasce affidate a Doda e Giron. In avanti Fella e Floriano guardano le spalle a Bunori.
Il primo tempo non era iniziato male per il Palermo, che si era mostrato propositivo. I rosanero gestiscono il pallone e si affacciano in area avversaria, ma la difesa della Turris non si preoccupa. Al 21′ arriva la vera prima occasione del match a favore dei rosanero. A seguito di un cross di De Rose il pallone viene agganciato da Fella, che mette al centro e trova Doda: sulla linea Esempio nega il gol agli ospiti. Resterà sostanzialmente questo l’unico sprint degli uomini di Giacomo Filippi nella prima metà di gioco. Gli avversari, infatti, si svegliano e iniziano a dare mostra delle loro qualità. Al 24′ Santaniello devia un tiro col sinistro di Franco e spedisce il pallone in rete, ma è tutto fermo per una posizione di fuorigioco.
Alla mezz’ora arriva l’episodio che dà una svolta al match. Ennesimo errore della difesa del Palermo. Lancini abbatte in area di rigore Santaniello e il direttore di gara non esita a concedere il calcio di rigore ai campani. Dal dischetto va Giannone, che si fa però ammaliare da Pelagotti. L’estremo difensore avversario para e fa sì che il risultato resti sulla parità. Un salvataggio che avrebbe dovuto dare ai rosanero la spinta per rimettersi in avanti e affondare, approfittando del momento negativo degli avversari. Nulla di ciò. A mostrare i denti, negli istanti successivi, infatti, è proprio la Turris.
Al 36′ Franco si libera di Lancini e spedisce il pallone all’indirizzo di Santaniello, che spinge il pallone in rete. Pelagotti compie un miracolo e respinge, ma ad agguantare la sfera è ancora il bomber di casa, che stavolta non sbaglia. Blackout totale del Palermo, che senza schemi né ordine prova ad allungarsi in avanti. I tentativi di affacciarsi in area avversaria con dei lanci lunghi si rivelano totalmente inutili, tanto che allo scadere la Turris riparte e punisce. In contropiede Leonetti si ritrova a tu per tu con Pelagotti e firma il 2-0. Non si intende Perrotta con i compagni di difesa, che erano saliti per far scattare la posizione di fuorigioco. Un primo tempo da dimenticare per il reparto arretrato.
Il secondo tempo di Turris-Palermo
Nel secondo tempo il Palermo ha l’obbligo di tentare di ribaltare il risultato, ma Filippi non intendere stravolgere la formazione per dare maggiore peso in attacco. All’intervallo esce Odjer ed entra Dall’Oglio. La situazione, tuttavia, non cambia. Al 54′, dunque, cambi anche nel reparto offensivo: entrano Silipo e Soleri al posto di Floriano e Fella. Le tre sostituzioni, ad ogni modo, non donano brillantezza alla squadra ospite, che continua a faticare in tutti i reparti. È così che pochi istanti dopo la Turris va nuovamente in gol con Santaniello, ma viene annullato per posizione di fuorigioco.
Pochi minuti dopo arriva un cambio rivoluzionario. Entra Luperini al posto di Lancini. Per la prima volta arriva un cambio tattico. Difesa a quattro con Doda, Peretti, Perrotta e Giron. Una soluzione che da tempo era attesa, ma che appare sostanzialmente improvvisata. I risultati, infatti, non sono soddisfacenti. Il Palermo non si sveglia. La Turris, intanto, va alla trepidante ricerca del gol che possa chiudere la partita. Al 73′ arriva il secondo calcio di rigore del match, ancora una volta a favore dei padroni di casa. Doda viene beffato da Franco e lo stende da terra. È proprio Franco che va dal dischetto, ma spedisce il pallone alto sopra la traversa. Si salvano ancora i rosanero.
Filippi tenta il tutto e per tutto e mette dentro anche il giovane Corona al posto di De Rose. L’attaccante, all’esordio stagionale, ha ben poco da dare alla gara. La compagine ospite ci prova con timidezza e Perrotta riesce a colpire la traversa, ma per cambiare il risultato ci vuole ben altro. La Turris, al contrario, è scatenata e va a caccia del gol che può definitivamente chiudere la partita. Tascone a un quarto d’ora dalla fine ce l’ha, ma si divora una rete già fatta. Solo davanti alla porta spara altissimo. Nel finale a mettere la ciliegina sulla torta ad una prestazione strepitosa è il neo-entrato Pavone, che segna il gol del 3-0 in rovesciata. Pelagotti ha solo da guardare. L’incubo Turris-Palermo finisce qui.
Palermo, è tutto da rifare
Tre gol in fuorigioco annullati, due rigori sbagliati e un palo. La Turris ha dominato e vola ai piani alti della classifica, dietro al Bari. Ha poco da chiedere il Palermo, che può solo da ringraziare per un risultato che poteva essere molto più netto. Rivoluzionare modulo e interpreti a pochi minuti dalla fine non serve. Si torna a casa, ancora una volta, a mani vuote. Appuntamento rimandato con la vittoria in trasferta.
I rosanero sono a quota tredici punti in classifica a pari punti con Monopoli, Taranto e Monterosi. La capolista è staccata di 10 punti. La promozione diretta non è altro che un sogno. Non si può più improvvisare se si vuole ambire a qualcosa di importante.
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